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Asili contro il Comune: "I tagli? Una pugnalata alla schiena"

Gli asili di Como, o meglio, le scuole dell'infanzia paritarie Fism (Federazione italiana scule materne), lamentano i gravi disagi conseguenti ai tagli ai contributi provenienti dal Comune di Como. La riduzione del 40% (da poco più di 11mila...

Gli asili di Como, o meglio, le scuole dell'infanzia paritarie Fism (Federazione italiana scule materne), lamentano i gravi disagi conseguenti ai tagli ai contributi provenienti dal Comune di Como. La riduzione del 40% (da poco

più di 11mila euro a 7mila euro per ogni scuola) sarebbe stata presa, second il presidente della Fism di Como, Claudio Bianchi, in modo "unilaterale" ed è stata vista come "una pugnalata alla schiena" che rischia di mettere in ginocchio il 60% delle scuole dell'infanzia paritarie di Como. Un durissmo attacco, quindi, alla nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Lucini. parole molto dure messe nero su bianco in una delle lettere inviate dalla Fism alla giunta di Palazzo Cernezzi.

Sui tagli interviene anche l'opposizione con la capogruppo del Pdl, Laura Bordoli, che con un comunicato ha replicato ad alcune dichiarazioni di Lucini apparse sul quotidiano La Provincia, in cui il sindaco incolpava la precedente amministrazione Bruni. "Apprendiamo da un quotidiano locale che il sindaco Lucini ha dichiarato che anche i tagli agli asili sono colpa dell’amministrazione precedente - scrive la Bordoli - ma scaricare sui predecessori anche le responsabilità sulla drastica riduzione delle risorse assegnate alle scuole dell’infanzia paritarie è davvero assurdo e preoccupante. Innanzitutto il bilancio non è stato

approvato dalla giunta precedente ma dall’attuale, dopo le elezioni. In ogni caso esistono le variazioni di bilancio e a distanza di quattro mesi l’attuale giunta può tranquillamente decidere di modificare gli stanziamenti e mettere le risorse necessarie a disposizione delle scuole dell’infanzia paritarie se davvero lo ritiene opportuno. Cosa che non ha fatto con gli equilibri che si andranno a discutere proprio settimana prossima". La Bordoli aggiunge: "La verità che comincia ad emergere e che preoccupa è che assistiamo ad un vuoto politico e di proposta in un momento di crisi economico finanziaria che coinvolge tutti i comuni italiani". E conclude: "Ma è questo il cambio di passo di un’amministrazione di sinistra? A sfavore delle famiglie a reddito medio/basso?".

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