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Sempre meno terreni agricoli a Como: l'allarme di Legambiente

Diffusi i dati sul consumo di suolo agricolo in Lombardia

In poco più di 60 anni i cittadini comaschi hanno visto quadruplicare le aree urbanizzate e dimezzare quelle agricole.

E' il risultato di un’analisi di Legambiente e Coldiretti Lombardia sul consumo di suolo agricolo nella regione, basata sui dati elaborati dal Centro di Ricerca sui Consumi di Suolo del Politecnico di Milano, diffusa mercoledì 6 settembre.

I numeri parlano chiaro: in provincia di Como nel 1999 gli ettari agricoli erano 20.276,80: in 16 anni, dal 1999 al 2015, ne sono stati consumati 1.789,82, con una perdita in percentuale dell'8,83%.

"Non è poco - ha spiegato Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia - stiamo perdendo terreno a vista d'occhio. In provincia di Como il territorio urbanizzato ha superato quello agricolo. Negli anni cinquanta a Como le superfici urbanizzate erano 5600 ettari, oggi sono 21mila ettari. Gli ettari agricoli sono passati da 40mila a meno della metà. Su 116mila ettari di terra in provincia di Como, l'agricoltura occupa oggi meno di 20mila.
Si pone un problema di sostenibilità economica e ambientale: nella fascia pedemontana di Como sono state fatte scelte infrastrutturali pesanti che hanno portato a uno sconvolgimento dell'assetto idrografico. Vedremo in futuro come si farà a gestire le piene del fiume Lura o del Seveso. Sono territori che hanno subito una pesante manomissione".

Emblematiche le immagini diffuse da Legambiente.

La prima si riferisce alla zona tra Cermenate e Lomazzo attraversate dalla Pedemontana.

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La seconda, invece, mette a confronto la stessa area di Grandate, dove si nota la forte crescita di capannoni a ridosso della nuova tangenziale.

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