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La parola d'ordine di Confindustria per i prossimi anni: "Formazione"

Difficoltà nel reperimento di nuovi collaboratori riscontrato da oltre la metà delle aziende lariane

Lo scenario occupazionale delle imprese di Lecco, Sondrio e Como evidenzia, per i primi sei mesi del 2023, una generale tendenza al mantenimento dei livelli, così come confermato da oltre sette realtà su dieci (70,8%). In caso di variazione, le indicazioni di aumento (19,9%) sono risultate più diffuse rispetto
a quelle di diminuzione (9,3%). Oltre una realtà su due (55,2%) ha segnalato di affrontare difficoltà nel reperire sul mercato personale con competenze specifiche e necessarie per le attività aziendali. Le previsioni per il secondo semestre confermano sostanzialmente il permanere del quadro delineato per la prima parte dell’anno: per circa due imprese su tre (65%) è attesa stabilità, per il 22,6% i livelli occupazionali dovrebbero espandersi e, infine, per il rimanente 12,4% le aspettative sono di diminuzione.

“Il confronto del primo semestre di quest’anno rispetto alla seconda parte del 2022 – dichiara Gianluca Brenna, Presidente di Confindustria Como – fa emergere una dinamica leggermente favorevole, seppur di entità contenuta, con un piccolo miglioramento nei principali indicatori in termini di ordini, produzione e vendite. In confronto, però, allo stesso periodo dell’anno precedente si riscontra un segno negativo rispetto, in particolare, a domanda e fatturato. Sottesi a questa fotografia in chiaroscuro permangono alcuni punti critici a partire dalla contrazione dei margini di profitto, causata dai maggiori costi operativi, e dall’incremento dei costi dell’accesso al credito, generati dall’innalzamento dei tassi di interesse. Sul lato occupazionale, la propensione all’espansione di gran parte delle imprese si trova a dover fare i conti con la difficoltà nel reperimento di nuovi collaboratori riscontrato da oltre la metà delle aziende. In questo senso, l’impegno di Confindustria Como sarà, nei prossimi mesi e anni, sempre più forte per favorire un efficace orientamento dei giovani e supportare una formazione, anche di alto profilo, professionalizzante che riesca a diminuire l’eccessivo mismatch che rappresenta la vera emergenza di questi anni”.

I primi sei mesi del 2023 evidenziano, per le imprese di Como, uno scenario differenziato in base all’orizzonte temporale di analisi considerato, in sostanziale coerenza con quanto esaminato per il campione dei tre territori globalmente considerato: il confronto congiunturale indica variazioni positive per i tre indicatori associai ordini, produzione e vendite mentre le dinamiche tendenziali sono in rallentamento per domanda e fatturato. Da segnalare che, in tutti i casi, le variazioni assumono entità contenute. Il confronto con i primi sei mesi del 2022 rivela una diminuzione per la domanda e fatturato (rispettivamente -3,2% e -0,6%) mentre l’attività produttiva è in crescita (+2,1%). Il raffronto congiunturale con il semestre luglio-dicembre 2022, periodo per il quale domanda e fatturato erano risultati pressoché stabili mentre la produzione aveva registrato +1,2% rispetto ai sei mesi precedenti, evidenzia invece un incremento medio pari al +2,1% per i tre indicatori.

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