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Domenica, 28 Aprile 2024
Valduce / Como Centro / Viale Felice Cavallotti, 7

Il Convegno Onda: “La violenza della malattia”

Quali risorse di cura e di supporto esistono nel nostro territorio

Onda, l’Osservatorio nazionale Sulla salute della donna e di genere, dal 2007 attribuisce i bollini rosa agli ospedali italiani con l’obiettivo di individuare, collegare e premiare le strutture che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili. 

Anche il Valduce di Como fa parte ormai da quasi 10 anni del Network Ospedali Bollini Rosa

Nel marzo 2019 l’Ospedale Valduce ha ottenuto da Onda un particolare premio di  riconoscimento come “Ospedale di riferimento per il percorso di cura delle gravidanze in donne con la Sclerosi Multipla”. In dicembre 2021 ci è stato attribuito il riconoscimento nazionale di “Ospedale amico del perineo” per l’approccio di prevenzione e cura alle patologie del pavimento pelvico in particolare nel postpartum.

"Nel 2021 - spiegano gli organizzatori - in modalità a distanza abbiamo riflettuto, con diversi specialisti, dell’impatto della pandemia sulla salute delle donne, sul ritardo diagnostico, sulla difficoltà di accesso alla cura di sé per donne spesso impegnate nella cura dell’altro da sé. In aprile 2022 abbiamo affrontato il delicato tema della “diagnosi di malattia” e dell’impatto psicosociale che comporta in particolare per un “care giver”, che molto spesso è una donna. Sono ormai quindi diversi anni che l’ospedale Valduce promuove incontri di sensibilizzazione e di confronto come ospedale del network Bollini Rosa Onda".

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Il 27 novembre, dalle 17:30 alle19:30, allo Spazio Carducci in viale Cavallotti, 7 a Como, in occasione della Giornata mondiale della violenza sulla donna 2023 verrà quindi affrontato un aspetto non trascurabile, ovvero "La violenza della malattia", che gli organizzatori spiegano così:

"Non abbiamo voluto discutere solo di temi prettamente medici, ma di quanto una diagnosi di patologia - aggiungono gli organizzatori - impatti violentemente sul vissuto di una donna, sia che tale diagnosi riguardi la donna direttamente, sia se ad essere il malato è un familiare di cui la donna si prende cura. Attraverso la narrazione di situazioni patologiche ci focalizzeremo sulle modalità di reazione, sulle prospettive di risposta, di consapevolezza e di scelta. Ricevere una diagnosi inattesa o importante spesso può essere drammatico, devastante, confondente, può impattare da un punto di vista fisico, psicologico, ma anche socioeconomico e lavorativo. Nelle relazioni dei diversi professionisti e dalle testimonianze delle diverse figure in rappresentanza delle istituzioni di servizio e di volontariato del nostro territorio,  desideriamo dare voce non solo ai bisogni di chi subisce la violenza di una patologia, direttamente o in modo indiretto, ma anche sottolineare le opportunità di sostegno integrato e i diritti di chi affronta questo delicato momento della propria esistenza.

Oltre alle relazioni frontali ci saranno anche gli stands delle associazioni del territorio con i volontari che si renderanno disponibili a illustrare la loro attività. L’intento di questo incontro è quello di far conoscere quali risorse di cura e di supporto esistono nel nostro territorio, cercando di dare dignità a ogni donna che non deve subire la violenza di una malattia, fin dalla sua diagnosi, consapevoli della necessità di fare rete, di farsi abbracciare da questa rete, che diventa sostegno nella malattia, così che non appaia “trappola”.

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