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Piccoli comuni in zona arancione scuro: come funziona la deroga per gli spostamenti

Sono sempre esclusi gli spostamenti verso i capoluoghi di provincia

Oggi 6 marzo 2021 è entrato in vigore il nuovo Dpcm firmato da Mario Draghi e ieri (per Como e provincia già dal 3 marzo) tutta la Lombardia è in arancione rinforzato. Ecco come funzionano gli spostamenti dai piccoli comuni (quelli con numero di abitanti inferiori a 5000) in Lombardia in questa fascia di colore e in base al nuovo Dpcm considerando che le visite a prenti e amici non sono consentite in arancione scuro (salvo comprovate necessità). Riportiamo fedelmente il testo dell'ordinanza di Fontana che delinea le norme nella zona arancione rinforzato sugli spostamenti:

«In base all’Ordinanza regionale n. 714 del 4 marzo non è possibile recarsi in altre abitazioni private abitate ubicate in Lombardia.
Questi spostamenti sono consentiti solo per comprovate e gravi situazioni di necessità.

Non è consentito inoltre recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale (le cosiddette “seconde case”) ubicate nel territorio della Regione. Allo stesso modo, a coloro che non risiedono in Lombardia non è consentito recarsi presso le c.d. seconde case situate nel territorio regionale.

Sono vietati tutti gli spostamenti in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

All’interno del proprio comune è consentito spostarsi tra le ore 5 e le ore 22. Dalle ore 22 e fino alle ore 5 del giorno successivo sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti può spostarsi dalle 5.00 alle 22.00 entro i 30 km dai confini comunali. Sono esclusi però gli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Con il decreto legge n. 15 del 23 febbraio 2021 è confermato, su tutto il territorio nazionale, il divieto di effettuare spostamenti tra regioni o province autonome fino al 27 marzo, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Per giustificare gli spostamenti verso altre regioni o comuni diversi da quello di residenza, domicilio o abitazione, così come per giustificare gli spostamenti notturni, sarà necessario esibire una autodichiarazione.

Per ulteriori dettagli segui gli aggiornamenti delle FAQ sul sito del Governo.»

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