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Il nuovo Dpcm verrà modificato, arriva il lockdown nel weekend come a Natale

Negozi chiusi dove sono chiuse le scuole. Le richieste del Cts per una nuova stretta

Il nuovo Dpcm non reggerà nemmeno un settimana. Sono infatti in arrivo per venerdì 12 marzo nuove strette. Oggi il Comitato Tecnico Scientifico si è riunito per valutare altre misure restrittive da proporre al governo Draghi dopo le proposte sulla super zona rossa e sul lockdown nazionale da imporre nel fine settimana circolate negli ultimi giorni.

Le richieste del Cts (edit delle 14)

Come anticipato in mattinata in questo stesso articolo, il governo aveva chiesto parere al Cts. La riunione dei tecnici è terminata da poco e le richieste, in sintesi, sono le seguenti

- rinforzare le misure restrittive nelle fasce gialle; 

- attivare chiusure nel weekend come già successo durante le vacanze di Natale;

- nelle zone rosse già istituite a livello locale si chiede invece come ulteriore misura per fermare la diffusione delle varianti di covid di alzare ancora il livello delle restrizioni per limitare al massimo la circolazione delle persone nelle aree di maggiore contagio; 

Tra le richieste avviate dal Comitato Tecnico Scientifico c'è anche quella di estendere la campagna vaccinale a più soggetti in un tempo il più breve possibile e di potenziare il sequenziamento del virus per individuare in anticipo le varianti. Ora spetta quindi al Governo prendere le misure che andranno a modificare il Dpcm entrato il vigore solo lo scorso 6 marzo. 

Le ipotesi per Draghi sul lockdown nazionale

L'Italia intanto supera i 100mila morti dall'inizio della pandemia e le varianti del virus spingono verso l'alto la curva dei contagi e riportano in sofferenza gli ospedali, con le terapie intensive di 11 regioni già sopra la soglia critica del 30% mentre il Bollettino di ieri della Protezione Civile riportava ieri 13902 contagi e un tasso di positività stabile al 7,4%. Le ipotesi sono delle chiusure generalizzate nei weekend, delle zone rosse più severe, come fu a Codogno nella prima ondata, e il criterio di 250 casi ogni 100 mila abitanti per entrare automaticamente in zona rossa. Si attende anche il Report #43 dell'Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute, visto che con il nuovo monitoraggio la maggior parte delle regioni finirà in fascia rossa e arancione (in giallo potrebbero rimanere solo Sardegna, Sicilia e forse Valle d'Aosta e Liguria) e dunque scatteranno le misure più restrittive, con la chiusura dei ristoranti anche a pranzo, in arancio, e dei negozi, in rosso. Secondo le indiscrezioni le proposte sul tavolo del Cts sono le seguenti, ma il governo potrebbe anche orientarsi verso la zona arancione scuro in tutta Italia nei feriali e la zona rossa nei festivi.

In buona sostanza si sta lavorando per omogeneizzare i provvedimenti in tutta Italia. Con il mantra delle chiusure, nonostante il Paese sia in una condizione economica disastrosa, che non cambierà ma anzi si farà ancora più duro. Ma c'è anche chi parla di altri due mesi di chiusure. 

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