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Coronavirus

Caos scuola, nel Comasco oltre 13mila studenti a casa: da febbraio nuove regole

In maggiore difficoltà al momento sono asili e scuole elementari: cosa cambierà

Sono 13.294 gli alunni delle provincia di Como che in questo momento non stanno svolgendo le lezioni in presenza. Un numero piuttosto elevato se consideriamo la proporzione con Milano che ne conta poco più di 18mila. Le regole attualmente in uso mettono in difficoltà le classi dei piu piccoli ovvero gli asili e le scuole elementari. Nel nostro territorio dei 13.294 alunni in Dad, 9363 sono under 10. 

È annunciata per oggi 27 gennaio o domani una circolare Salute-Istruzione che per semplificare le cose dovrebbe eliminare il certificato di rientro a scuola per gli studenti a cui basterà esibire un tampone negativo anche di farmacia.

Regole chiare per salvare l'anno scolastico

La prima grossa novità è il ritorno a scuola con il solo tampone negativo, cioè senza il certificato della Asl o Ats o del medico di famiglia. Saranno chiariti (e so spera semplificati) anche i casi in base ai quali si decide per la Dad. Gli alunni che hanno avuto l’infezione di recente o sono vaccinati potrebbero andare sempre a scuola in presenza. Non ovunque. Le Regioni hanno chiesto la nuova regola pensando soprattutto alle scuole materne: lì si va (tutti) a casa con un solo positivo e dove anche chi si è infettato da poco viene comunque rimandato in quarantena se c’è una nuova infezione in classe. Un cortocircuito che sta tenendo lontani troppi bambini dalla scuola. Anche perché, non solo all'asilo e alla materna anche con un solo caso si resta tutti a casa, ma quando poi si rientra dopo 10 giorni qualche contatto stretto si positivizza e si ricomincia da capo. Per questo, come soluzione minima, la presenza in classe verrebbe sempre e comunque garantita a chi è guarito e vaccinato e che per questo difficilmente potrebbe reinfettarsi.

Rimarrebbe, come riportato dalla nostra testata nazionale Today.it, in ogni caso la distinzione tra chi è vaccinato o guarito e chi no, al di là del numero di casi che si verificano, alle medie o alle superiori. Verranno rese omogenee le regole sull’isolamento degli alunni positivi (che ora stanno a casa 10 giorni anche se vaccinati) e quelle della popolazione generale (che a parità di condizione sta in isolamento 7 giorni).

Stop per sempre agli screening nelle scuole con i poco affidabili tamponi salivari, una costosa perdita di tempo. 

Caos scuola: come si procederà 

Il primo passo è la circolare a doppia firma Istruzione e Salute che ad ore semplificherà la vita a ragazzi e bambini, che per rientrare in aula una volta guariti non dovranno più presentare il certificato medico, sempre più difficile da conquistare con la valanga attuale di richieste. Per gli asintomatici, basterà il referto di un tampone negativo eseguito in farmacia. Valido anche per chi, alle elementari, è in autosorveglianza e deve sottoporsi al un tampone subito e a un altro dopo 5 giorni.

Ma il Cts ha finalmente aperto alla richiesta delle Regioni di semplificare la quarantena e la Dad nelle scuole cancellandole del tutto per vaccinati e guariti. Un passo importante e al quale forse non si arriverà (materne a parte). 

Oggi come oggi tanti papà e mamme sono in enorme difficoltà con il lavoro, dovendo accudire i figli più piccoli a casa anziché a scuola, a volte per regole troppo cervellotiche.

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