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Venerdì, 26 Aprile 2024
Coronavirus

Bollettino covid, non più tutti i giorni ma una volta a settimana. Il Cts ci pensa

La proposta arriva dal noto infettivologo Matteo Bassetti: "I dati giornalieri mettono ansia"

Da oramai quasi due anni il bollettino serale con i numeri dei contagiati di covid aggiornato, regione per regione e provincia per provincia è diventato un appuntamento fisso per cercare di capire la curva epidemiologica. Certamente i numeri forniti da Regione Lombardia sono utili anche ai Comaschi per rendersi conto degli indici e delle percentuali di contagio sia regionali che provinciali ma forse questa abitudine giornaliera genera troppa ansia e preoccupazione. 

È proprio Matteo Bassetti, il noto infettivologo, intervistato da Radio Cusano a andare contro queste dinamiche e alla gestione delle informazioni. Ha spiegato, come riportato anche su Il Corriere della Sera che "nel calderone dei positivi" finiscono anche le persone che magari sono state ricoverate per altri motivi e che poi possono essere risultate positive. Continua Bassetti:  "Il bollettino non serve a nulla, è ansiogeno. Che senso ha dire che abbiamo 250mila persone con test positivo? Bisogna specificare se sono asintomatici, oppure no. Se vengono seguiti a casa oppure sono ricoverati..." .

Per l'infettivologo stiamo facendo una pessima figura difronte al resto del mondo e in questo modo sembra sempre che in Italia le cose vadano peggio di quello che è.

Non più tardi di ieri ieri, riporta il Corriere, uno studio della Fiaso (la federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere) ha evidenziato che il 34% dei positivi entrano in ospedale per cause diverse dal covid e poi col tampone si scopre che sono contagiati.

"Noi abbiamo i reparti occupati al 26% - ribadisce Bassetti direttore della Clinica di malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova - ma sarebbero al 10% se venissero adoperati criteri diversi. Quindi sarebbe un gennaio normale: sempre infatti in questo mese invernale avevamo in reparto pazienti con influenze e polmoniti". 

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