rotate-mobile

Maurizio Pratelli

Collaboratore

Como non è un paese per lo sport

L'inaccettabile degrado degli impianti sportivi in città: tutto chiuso per inefficienza politica

Basterebbe guardare il nostro vecchio e abbandonato palazzetto per capire quanto poco bene voglia allo sport la nostra città. Chiuso ormai da 10 anni, si erge a simbolo del degrado ancor prima della piscina olimpionica, che sempre a Muggiò, nella mai nata cittadella dello sport, è inagibile del 2019. A completare il cerchio, la fresca notizia della chiusura del Campo Coni a tempo indeterminato. 

Una situazione davvero imbarazzante per un capoluogo che anche in questo ambito naviga a vista ormai da decenni, senza nessuna programmazione in grado di offrire strutture sportive all'altezza delle minime necessità. Nuovi bellissimi impianti sulla carta, naturalmente mai realizzati, manutenzione di quelli esistenti a dir poco approssimativa, con il risultato di una moria per inagibilità di piscine, palazzetti, campi di allenamento. 

piscina muggio

Si chiude e spesso non si riapre mai più. Forse al Campo Coni andrà meglio dei suoi vicini ma la situazione per gli atleti e per tutti i cittadini resta davvero pesante. Ci vorranno anni, e quasi sicuramente non basterà nemmeno il primo mandato di questo sindaco, prima che Como possa tornare ad avere piscine e palazzetti all'altezza di una città di 80mila abitanti. 

Non si chiedono impianti faraonici ma semplicemente impianti funzionanti. Non bastasse il problema dello stadio, il cui destino in città o altrove è ancora tutto da capire, a Como, nel 2023, restiamo senza impianti sportivi con il rischio, tutt'altro che remoto, di rimanerci ancora a lungo. Come se lo sport, in quest'epoca social, fosse un lusso trascurabile e non un bene prezioso per tutta una comunità che merita ben altra attenzione dalla governance pubblica. Che altro non ha saputo fare che dare colpe a se stessa, ovvero alle varie amministrazioni che hanno avuto l'onore di guidare (male) la città. Ora è il turno di Alessandro Rapinese: vietato sbandare. Ancora.

Si parla di

Como non è un paese per lo sport

QuiComo è in caricamento