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Sindaco faccia a faccia con i cittadini: "Non siate impazienti"

Il sindaco Mario Lucini ha incontrato i cittadini di Albate, giocando in casa il suo primo incontro con la cittadinanza. Sono previsti, infatti, una serie di appuntamenti in tutte le frazioni di Como per dialogare con i cittadini e raccontare i...

Il sindaco Mario Lucini ha incontrato i cittadini di Albate, giocando in casa il suo primo incontro con la cittadinanza. Sono previsti, infatti, una serie di appuntamenti in tutte le frazioni di Como per dialogare con i cittadini e raccontare i primi mesi di mandato. I cittadini sono chiamati ad esporre i loro problemi e le loro perplessità. Martedì sera, dopo un lungo confronto con i cittadini, il sindaco ha concluso affermando che "c’è moto da fare e capisco l’impazienza e il rammarico soprattutto per chi ci ha sostenuto. Ma non dobbiamo farci prendere dall’ansia da prestazione".

Insieme a Lucini erano presenti anche il vicesindaco Silvia Magni, l’assessore Bruno Magatti e alcuni consiglieri comunali di maggioranza. In serata, è arrivato anche l’assessore Lorenzo Spallino e fra il pubblico era presente anche Luca Gaffuri, consigliere regionale del PD.

Lucini ha aperto la serata illustrando i due fondamentali problemi che attanagliano Como da anni: lungolago e Ticosa. Sulla questione lungolago ha spiegato: “Apparentemente non è successo niente, ma dal primo giorno c’è un lavoro intenso per affrontare il problema”. Il sindaco, infatti, ha spiegato che sono ripresi i contatti con la Regione e l’impresa appaltatrice: “Non era possibile vanificare le opere realizzate, ma si è individuato un percorso meno invasivo ed è stato fatto uno studio di fattibilità per apportare una variante di progetto”. Lo studio di fattibilità verrà presentato entro fine mese alla Regione. Inoltre, Lucini ha dichiarato: “Si sono avviate le procedure per riaprire almeno il primo lotto”. Al momento, a causa delle lungaggini dovute alle elezioni regionali, non è stato possibile incontrare il neo presidente Maroni. Per quanto riguarda la questione Ticosa, Lucini ha spiegato: “Le previsioni di costo per la bonifica fatte negli anni passati erano ottimistiche. I costi sono passati da 600 mila euro a 3 milioni”. Ma una speranza sembra esserci: “Dovremmo riuscire a smaltire l’eternit, ma la possibilità di avere un finanziamento è difficile”. Lucini, poi, ha passato in rassegna il metodo utilizzato in questi mesi: “E’ stato ricostruito un legame con i cittadini, le associazioni e i commercianti”. Ha ammesso, però, che, ad esempio, lo stato degli asfalti è “disastroso e problematico”, ma ha aggiunto: “Da domani si comincerà a fare i rappezzi a caldo e il rifacimento della segnaletica orizzontale”. Per recuperare la situazione di degrado ambientale, Lucini ha informato che è partito un appalto per la riqualificazione del verde della durata di 15 mesi, in cui verranno impiegate persone in difficoltà economiche. Anche l’assessore Bruno Magatti è intervenuto per parlare dell’aggiornamento sull’appalto rifiuti: “L’obiettivo è migliorare la qualità dei servizi”, ma sui costi ha precisato: “Le prospettive non sono nell’immediato di una riduzione dei costi, ma di un aumento. Ma ci sarà un sostanziale miglioramento della raccolta dei rifiuti in tutta la città, con il porta a porta per la differenziata”.

Il pubblico

Il pubblico ha risposto positivamente a questo primo incontro, quantomeno in termini numerici. La sede della circoscrizione 1 era gremita. Subito dopo l’esposizione di Lucini, si è avviato un dibattito fra amministrazione e pubblico in sala. I cittadini hanno esposto i loro problemi o chiesto ragguagli: fra le domande poste, alcune riguardavano l’IMU, l’autosilo Valmulini, i servizi della polizia locale, il palazzetto di Muggiò, il secondo lotto della Pedemontana, le buche di via Belvedere, il Bus da Baraggio, l’illuminazione di via Giudici, le pompe per il Gpl. Lucini ha cercato di dare risposte a tutte le domande poste in sala: Sull’IMU ha dichiarato di non voler toccare le aliquote, a meno che non cambi la normativa. Sui controlli della polizia locale, ha spiegato che si stanno riorganizzando i turni, poiché a Como non esiste un servizio h. 24. Non si potrà arrivare ad avere tre o quattro pattuglie disponibili, ma almeno avere la copertura totale. Sull’autosilo Valmulini, ha detto: “Girano leggende metropolitane. Non è vero che ci costa 400 mila euro l’anno”, ma aggiunge: “Non sta funzionando alla grande ma spero che con gli interventi viabilistici si possa cambiare mentalità. Attualmente perde 50 mila euro all’anno”. Sulla Pedemontanta ha rassicurato: “Siamo all’anno zero. Si può star tranquilli per qualche anno”. Sul palazzetto dello sport: “Siamo messi male. Abbiamo fatto delle verifiche e secondo gli uffici ci vogliono almeno 80 mila euro. L’unica cosa è buttarlo giù e ricostruirlo”. Lucini sembra contare molto sulla costruzione del palazzetto di Cantù, in modo da avere la provincia coperta per i grandi eventi sportivi. Infine, ha concluso la serata: “C’è moto da fare e capisco l’impazienza e il rammarico soprattutto per chi ci ha sostenuto. Ma non dobbiamo farci prendere dall’ansia da prestazione".

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