A il ministro del Turismo Michela Brambilla non piace il progetto presentato da Gianluca Zambrotta per riaprire temporaneamente il lungolago di Como. O meglio, non le piace l'idea dell'erba sintetica. Lo ha dichiarato il ministro oggi, appena prima della conferenza stampa che ha tenuto allo Yacht Club insieme al senatore Alessio Butti per parlare di turismo e dei finanziamenti stanziati per le rive del Lago di Como.

Alla giornalista che le ha mostrato le immagini di come sarà riqualificata la passeggiata del lungolago grazie al progetto temporaneo di Zambrotta, la Brambilla non ha espresso opinioni dettagliate, ma una cosa l'ha detta, cioè che non le piace l'idea dell'erba finta. Quando qualcuno le ha fatto notare che a Como c'è un lungolago chiuso da 3 anni è intervenuto il senatore Butti per spiegare che è che il ministro non può avere una conoscenza dettagliata di questioni "prettamente di interesse amministrativo". Il nuovo presidente degli ALbergatori di Como, Roberto Cassani, non si è però lasciato sfuggire l'occasione di toccare l'argomento. Cassani, invitato a parlare, ha esplicitamente chiesto aiuto al ministro affinché venga risolto l'annoso problema del lungolago e delle paratie il cui cantiere tiene in ostaggio la passeggiata da 3 anni.

L'occasione della presenza del ministro Brambilla a Como, però, non è stato il lungolago o il progetto Zambrotta. L'onorevole Brambilla, infatti, è stata invitata per parlare della riforma del turismo e di alcuni riflessi che questa riforma avrà sul territorio lariano: "Il Governo ha stanziato 7 milioni di euro per il turismo in Lombardia. Di questi, 2 milioni sono destinati alle acque, ai laghi e ai Naviglia. Un milione di questi 2 sono stati stanziati per sistemare le rive del Lago di Como".