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Pozzi-Rinaldin contro Butti-Tambini per la guida del Pdl a Como

Gianluca Rinaldin e Giorgio Pozzi, consiglieri regionali del Pdl eletti grazie ai voti comaschi, dichiarano praticamente guerra al coordinatore provinciale Alessio Butti e al vice Patrizio Tambini. In vista del congresso provinciale che, in teoria...

Gianluca Rinaldin e Giorgio Pozzi, consiglieri regionali del Pdl eletti grazie ai voti comaschi, dichiarano praticamente guerra al coordinatore provinciale Alessio Butti e al vice Patrizio Tambini. In vista del congresso provinciale che, in teoria, dovrebbe tenersi il 18 febbraio, la coppia Rinaldin-Pozzi ha convocato oggi una conferenza stampa in cui hanno annunciato i loro intenti: presentare una mozione al congresso per "rivendicare" le poltrone di coordinatore e vicecoordinatore. Questo annuncio è stato accompagnato da una lunga analisi della situazione politica passata, presente e futura, che ha visto, soprattutto da parte di Rinaldin, dure critiche all'operato del senatore Butti. "Como è l'unica città - ha commentato Rinaldin - in cui coordinatore e vice uscenti si ripresentano per la guida del partito. Per noi è una proposta irricevibile. Ormai è assodato che non sia possibile un congresso su base unitaria. Avevo proposto un coordinatore di medizione, magari scelto tra i giovani, anche per svecchiare il partito, ma non c'è stata apertura. Butti e Tambini non possono pensare di rappresentare tutte le diverse anime e sfaccettature interne al partito".

In poche parole Pozzi e Rinaldin hanno contestato a Butti di avere voluto forzare la mano per imporre se stesso e Tambini alle due posizioni di vertice del partito a livello provinciale. Dunque, Pozzi e Rinaldin insieme contro Butti e Tambini: l'area liberale del Pdl comasco contro quella che fa riferimento a Comunione e Liberazione (Tambini) e ex AN (Butti). Tutto questo in che modo ripercuoterà su eventuali elezioni primarie? Pozzi ha dichiarato: "Io non gioco nemmeno a bocce per perdere. Andiamo al congresso per vincere e portare avanti le nostre posizioni, così come ci è stato richiesto dagli elettori e tesserati al partito a noi vicini. Non c'è nulla di personale contro Butti". Rinaldin ha anche detto di essere disposto a fare un passo indietro qualora emergesse una nuova figura, preferibilmente giovane, condivisa da tutti. Una figura, è sottinteso, che faccia riferimento all'area liberal.

Ma ci sono almeno due incognite. Secondo le ultime informazioni il congresso potrebbe anche rischiare di slittare. Una decisione che il partito potrebbe prendere per evitare, appunto, quello che si sta verificando a Como: cioè che il Pdl possa arrivare spaccato al congresso, o peggio, alle elezioni. Infine, la questione primarie: si faranno oppure no? E' quanto auspicano Rinaldin e Pozzi, anche perché se non si facessero sarebbe possibile che abbia la meglio il candidato "spinto" da Butti. del resto questa battaglia politica, tutta interna al Pdl, si gioca sulla forza dei numeri, quelli delle tessere e dei votanti al congresso. Per i due liberal è una partita il cui risultato non è assolutamente scritto.

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