Van De Sfroos, nuovo album: "Visionario e bipolare"
"Goga e Magoga", ispirazione biblica tra mito e storia, un significato che in qualche modo rimanda all'attesa. L'attesa secondo Davide Van de Sfroos che, come sempre, gioca con la memoria e l'immaginario, gioca con la lingua per farne uno...
"Goga e Magoga", ispirazione biblica tra mito e storia, un significato che in qualche modo rimanda all'attesa. L'attesa secondo Davide Van de Sfroos che, come sempre, gioca con la memoria e l'immaginario, gioca con la lingua per farne uno strumento proprio di indagine, osservazione e naturalmente canzone. Insomma, interrogarsi su cosa significhi esattamente il titolo del nuovo album del cantautore comasco è prematuro, bisogna attendere di averlo prima di averlo tra le mani e poi nelle orecchie per lasciarsi all'ascolto e perché il senso arrivi col tempo.
A tre anni di distanza dal grande successo Yanez, dunque Davide Van De Sfroos torna con un nuovo disco: 16 brani inediti, un lavoro che rappresenta un ulteriore passo avanti nella crescita di un musicista atipico che, coerentemente con il passato, continua a scrivere privilegiando il dialetto della sua terra, la Tremezzina, sul lago di Como. Il disco è stato realizzato tra la fine del 2013 e i primi mesi di quest’anno con la band che accompagna Van De Sfroos e che sarà con lui sul palco nel grande concerto del 13 giugno all’Ippodromo di Milano nell’ambito del City Sound Festival in cui l’artista presenterà per la prima volta Goga e Magoga dal vivo.
"Il disco può essere serenamente definito visionario e bipolare – dice Davide Van De Sfroos - in un’epoca che con il bipolarismo e la confusione interiore ed esteriore ha imparato a convivere con apparente rassegnazione". "Sotto il titolo di Goga e Magoga, detto popolare ormai in disuso ma ancora assolutamente attuale - aggiunge - si snodano le sedici canzoni che si dividono in otto più aggressive, ritmate e consapevoli su quello che siamo riusciti a diventare nel corso degli anni, dopo avere fatto il bello e il cattivo tempo, e otto più introspettive e mormorate, quasi a sottolineare la forza dolce del lato emotivo che da sempre ci sorregge e ci rende migliori di quello che pensavamo di essere. Musicalmente il disco non si pone confini o limiti, spaziando dalla ballata acustica ai flussi psichedelici e fortemente ritmati e contaminati, un sound generale tipicamente rock nel senso libero del termine che non tralascia gli ingredienti abituali del folk".
L'album è stato presentato stamattina (lunedì 14 aprile) a Milano nel nuovo spazio di Eataly (ex teatro Smeraldo). Questa sera alla Feltrinelli di Como De Sfroos incontrerà i fedelissimi, i Desfan Lariani per un assaggio live del nuovo disco e una chiacchierata con i giornalisti Alessio Brunialti, Maurizio Pratelli e Lorenzo Canali.