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Como, Festa della Repubblica: sindaco e prefetto contro patto di stabilità

Come ogni anno in piazza Duomo a Como si sono svolte le celebrazioni del 2 giugno - Festa della Reppublica - alla presenza delle autorità cittadine e dei rappresentanti delle forze dell'ordine. Tanta la gente che ha assistito ai discorsi del...

Come ogni anno in piazza Duomo a Como si sono svolte le celebrazioni del 2 giugno - Festa della Reppublica - alla presenza delle autorità cittadine e dei rappresentanti delle forze dell'ordine. Tanta la gente che ha assistito ai discorsi del prefetto di Como, Michele Tortora, e del sindaco di Como, mario Lucini. Entrambi nei loro discorsi (di cui pubblichiamo i video integrali) hanno dedicato un passaggio alla critica al patto di stabilità. Prima dell'inizio della celebrazione il vescovo Diego Coletti è arrivato per salutare le autorità, poi è entrato in Duomo per celebrare la messa. "Il vescovo - ha detto il prefetto - mi ha detto che metterà al centro delle sue preghiere anche la Repubblica, e Dio solo sa quanto abbiamo bisogno di preghiere".

Il prefetto a difesa degli amministratori comaschi

Il prefetto Michele Tortora si è fatto portavoce del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, leggendo, come da consuetudine, il discorso del capo dello Stato, incentrato sulla constatazione delle effettive difficoltà che affliggono milioni di italiani. Poi il prefetto ha letto il proprio discorso. Il prefetto ha sottolineato come la crisi affligga anche le amministrazioni pubbliche che dovrebbero mediare tra i cittadini e al buona politica: "Il sindaco è nel suo territorio ufficiale di governo e quindi è il primo rappresentante delle istituzioni che costituiscono la Repubblica, ma è anche colui che è al vertice dell'amministrazione locale e che interpreta il disagio della propria comunità, che ascolta l'invocazione di aiuto di chi ha perso il lavoro o la richiesta di sussidio di chi non riesce a pagare l'affitto. E' proprio dai sindaci che occorre partire se vogliamo dare una risposta alla crisi se intendiamo avviare un percorso che restituisca credibilità alle istituzioni e fiducia tra i cittadini. Nel corso della mia attività a Como ho parlato con molti sindaci del territorio e ho raccolto il sentimento di disagio e frustrazione dovuto alla consapevolezza di non avere gli strumenti per dare risposta alla domanda di aiuto che arriva dai cittadini. I tagli al bilancio, lo strangolamento del patto di stabilità stanno penalizzando le azioni delle amministrazioni locali che fanno fatica anche a eseguire l'ordinaria amministrazione". Il prefetto Tortora, quindi, ha espresso la necessità di sostenere gli amministratori ed essere comprensivi nei loro confronti: "Le difficoltà delle amministrazioni locali finiscono per alimentare critiche populiste e chi ha responsabilità pubbliche è bollato come appartenente alla casta. Così, però, si fa crescere la rabbia lo sconforto e si minano le basi del sistema democratico. Io dico al contrario che gli amministratori che ho conosciuto sono nella stragrande maggioranza persone che fanno il proprio dovere in circostanze assai difficili e che meritano la nostra stima anche quando non dovessero essere in grado di dare le risposte che auspichiamo. Spero che i cittadini si stringano attorno ai loro sindaci riscoprendo il sentimento della comune identità e della solidarietà perché l'unione fa la forza mentre se si va in ordine sparso non si va da nessuna parte".

Lucini contro il patto di stabilità

Il sindaco ha colto l'occasione, prendendo lo spunto dal perdurare della crisi economica, per una sorta di "invettiva" contro il patto di stabilità che crea tante difficoltà alle pubbliche amministrazioni, prime fra tutte i Comuni. "Sentirsi uniti e solidali come cittadini italiani ha detto Lucini - significa riconoscere come problemi di noi tutti quelli che riguardano le famiglie in difficoltà crescenti per effetto della crisi economica, quelli dei giovani in cerca di impiego e sottoposti a una sempre maggiore precarietà, quelli delle imprese che subiscono rallentamenti e ostacoli anche per le inefficienze strutturali di un sistema che la politica nazionale non ha saputo rinnovare in modo adeguato. E di penalizzazioni e condizionamenti legati alla crisi patisce, purtroppo, anche l'amministrazione locale che sarebbe la prima a dover essere prossima ai cittadini in difficoltà". Poi la critica esplicita: "Non possiamo però tacere che devono essere rivisti con estrema celerità i meccanismi perversi e paralizzanti del Patto di Stabilità, dei cui vincoli le prime vittime sono i cittadini bisognosi di assistenza e in generale l'erogazione di servizi essenziali alla comunità, come ormai vediamo drammaticamente nella pratica quotidiana. Registriamo con favore un primo segnale positivo, in questo scenario, che viene dalla decisione di rendere possibile il rapido rimborso dei debiti contratti dalla pubblica amministrazione nei confronti delle imprese, che vede anche il nostro pieno impegno come Comune di Como. Siamo comunque consapevoli che non è abbastanza, che il confronto tra le diverse parti politiche deve concorrere al raggiungimento di questi risultati con la determinazione e l'urgenza rese necessarie da questa situazione difficile".

Neo diciottenni e riconoscimenti

La Festa della repubblica di Como si è conclusa con la consegna della Costituzione ai neo-diciottenni che compiono la maggiore età il 2 giugno 2013. Sindaco e prefetto hanno consegnato le medaglie d'onore ad alcuni reduci dei campi di prigionia in Germania durante la seconda guerra mondiale, ma tutte sono state consegnate a parenti dei reduci visto che sono tutti venuti a mancare. Infine, il prefetto ha consegnato onorificenze dell'Ordine "Al merito della Repubblica Italia".

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