Il capannone del gommista di via Varesina (all'altezza del civico 128) a Como dovrà essere demolito. Anzi, ad abbatterlo ci penserà il Comune. Infatti, la struttura, stando a quanto spiegato ieri sera in apertura di consiglio comunale dall'assessore Lorenzo Spallino (delega all'Urbanistica), sarebbe di fatto abusiva. Il tema era stato portato a conoscenza del consiglio comunale anche dal consigliere Alessandro Rapinese durante due interventi in sede di dichiarazioni preliminari e con interrogazioni volte a chiedere proprio la demolizione del capannone.

Spallino lunedì sera ha ripercorso brevemente la cronistoria che riguarda quell'attività. Il 7 luglio 2012 la proprietà dell'attività aveva inoltrato istanza di accertamento di conformità chiedendo, di fatto "una sanatoria". Il 20 novembre dello stesso anno, però, viene firmata la ordinanza di demolizione entro 90 giorni di tempo, ma la polizia locale il 27 febbraio 2013 accerta che la struttura non è stata demolita e così il 16 aprile scorso i tecnici della sezione edilizia eseguono i rilievi per il calcolo computometrico della demolizione che, come deciso lunedì scorso dalla giunta di Palazzo Cernezzi, sarà effettuata d'ufficio dal Comune. Il costo sarà di 13mila euro. L'assessore ha affermato che tali costi saranno addebitati alla proprietà dell'attività che ha eretto il capannone "con cartella esattoriale". Inoltre, Spallino ha reso noto che è stata trasmessa notizia di reato in Procura poiché l'attività economica dell'impresa in via Varesina sarebbe dovuta terminare tra gennaio e febbraio. Cosa che non sarebbe, invece, avvenuta.

Fonte: video dichiarazione Lorenzo Spallino 6 maggio 2013; interrogazione consigliere Rapinese 19 aprile 2013