"L'emergenza non è ancora finita" ha tenuto a precisare l'assessore a del Comune di Como, Daniela Gerosa, ieri nel discorso preliminare in consiglio con il quale ha ringraziato forze dell'ordine, i soccorritori, la polizia locale, i tecnici comunali e la stampa. Il sindaco di Como, Mario Lucini, ha però voluto tracciare un primo sintetico bilancio dei danni causati dal maltempo per informare i consiglieri. Tre i numeri che descrivono la situazione di criticità sul territorio del capoluogo: 9 dissesti idrogeologici, 18 persone evacuate e 7 strade chiuse.

In via Bixio il proprietario del terreno franato venerdì notte ha subito attivato i lavori di messa in sicurezza ma secondo quanto affermato da Lucini ci vorranno ancora molti giorni prima che la strada (per ora percorribile con senso unico alternato regolato da semafori) torni transitabile su entrambe le corsie.

A Civiglio, invece, la situazione è più complessa. Due frane sono cadute in questi giorni. La più preoccupante è la prima, quella caduta in corrispondenza del bivio di via Grotta dove cinque famiglie sono impossibilitate a utilizzare le auto. Via Civiglio resta chiusa fino a data da stabilire.

In via Pannilani sono state evacuate tre famiglie a causa della frana di sabato sera. Anche in questo caso la strada resta chiusa e non si sa quando verrà riaperta. In via Pannilani, tra l'altro, permangono i rischi di smottamenti.

Il dissesto idrogeologico di via Zampieri non ha destato particolari preoccupazioni, mentre preoccupa molto di più quello di via Maestri Campionesi (zona Camnago) dove il rischio di frane è reale e per questo motivo sono state evacuate tre abitazioni.

Poco preoccupante la situazione di via Niguarda che a causa di un piccolo cedimento del terreno è rimasta chiusa un solo giorno. Stessa cosa per via Monte Caprino. Situazione da tenere sotto controllo, invece, in via Valeria dove lo smottamento dell'altro giorno ha reso necessaria la chiusura totale della strada.