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Venerdì, 26 Aprile 2024
Coronavirus

Nel weekend prime dosi Novavax in Lombardia, ma non si potrà sceglierlo

Verrà usato solo per chi effettua la prima dose?

Come anticipato nelle scorse settimane il vaccino Novavax è nelle disponibilità di Regione Lombardia. L'inizio delle somministrazioni avverrà durante il prossimo weekend. Tuttavia, mentre alcune Regioni lo faranno scegliere appositamente dal cittadino, puntando così a convincere i più scettici del metodo a mRna, la Lombardia per ora resta sulla stessa (discutibile) posizione mantenuta finora nella campagna contro il covid: nessuno può decidere quale vaccino ricevere. Salvo nuove disposizioni, come comunicato dall’assessorato al Welfare lombardo, non sarà quindi concessa la scelta tra Pfizer o Moderna (mRna) e nemmeno Novavax, facendo così cadere la premessa di essere un vaccino capace di convincere gli indecisi. La logica dovrebbe fare comunque pensare che Novavax venga utilizzato per chi si appresta a fare solo ora la prima dose; non avrebbe infatti molto senso inocularlo a chi ha già fatto 1 o 2 dosi con un vaccino diverso.

Qualcuno, complice anche un nome "sospetto" lo aveva infatti subito soprannominato il vaccino dei "no vax", quello che dovrebbe convincerli. La differenza tra questo vaccino e quelli che sono utilizzati ora è nella sua composizione, come riportato anche su Il Sole 24 ore, a base proteica e che non impiega la tecnica a m-Rna di Pfizer e Moderna. Ma attenzione, non sarà possibile sceglierlo. Guido Bertolaso, il coordinatore della campagna vaccini in Lombardia è stato molto chiaro: Novavax verrà somministrato in base alla disponibilità.

"Funzionerà come ora - ha spiegato l'ex numero uno della protezione civile - si fa il vaccino che è disponibile. Quando ci daranno il vaccino, sarà inserito fra quelli utilizzati". Non sarà pertanto possibile scegliere un siero piuttosto che un altro.  Nuvaxovid potrà essere inoculato agli over 18 ed è stato approvato dalla Commissione tecnico scientifica di Aifa lo scorso 22 dicembre. Anche con questo vaccino è previsto un ciclo primario di due dosi distanziate tre settimane l’una dall’altra.

"I dati disponibili, rileva la Cts, sul vaccino Nuvaxovid - si legge sul sito di Aifa - hanno mostrato una efficacia di circa il 90% nel prevenire la malattia Covid-19 sintomatica anche nella popolazione di età superiore ai 64 anni. Il profilo di sicurezza si è dimostrato positivo, con reazioni avverse prevalentemente di tipo locale". Tra questi ultimi effetti, come peraltro già per gli altri vaccini, i più comuni sono quelli associati all'influenza, dal mal di testa al dolore muscolare, passando per stanchezza e senso di malessere"

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