Doccia fredda per turismo e commercio a Como: la frontiera con il Ticino non riprirà il 3 giugno
Si dovrà attendere probabilmente il 15 giugno
Una vera e propria doccia fredda per il territorio comasco è arrivata dal Ticino con le dichiarazioni rilasciate alla tv elvetica da Norman Gobbi, presidente del Consiglio di Stato del Canton Ticino. Gobbi, infatti, ha spiegato che il Ticino non riaprirà la frontiera con l'Italia per scopi non lavorativi il 3 giugno, come annunciato dal premier italiano Giuseppe Conte: "L’Italia non ha concordato la data del 3 giugno neanche con l’Unione europea, che ha invece fissato la riapertura della libera circolazione al 15 giugno . Dunque, se l’Italia dovesse aprire, la Svizzera non apre di sicuro. I dati dei contagi non sono ancora rassicuranti".
Si tratta di un brutto colpo per il commercio e il turismo lariano. Infatti, da una parte la clientela svizzera rappresenta una buona parte del fatturato per molti negozi, dall'altra parte il territorio elvetico rappresenta una comoda via per raggiungere il Lago di Como (e l'Italia in generale) dalla Germania e da altri Paesi del centro e nord Europa.