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Lusso / Blevio

Le ville da sogno del Lago di Como, il fascino antico di Villa Cademartori

La storica residenza è uno dei luoghi più ambiti del Lario

E’ davvero lungo l’elenco delle persone celebri che dal 1770 ad oggi scelsero quella che attualmente viene chiamata Villa Cademartori; dalla originaria famiglia di banchieri tedeschi, famosi per il salotto letterario, sino all’imprenditore che le diede il nome attuale, per giungere alle celebrità dello spettacolo e dello sport, la villa è uno dei luoghi residenziali più ambiti del Lago di Como.

La villa è edificata direttamente a lago, in una conca denominata 'Girola', dal dialettale 'gerun', cioè ghiaione, ad indicare una zona frutto di un antico smottamento di terreno). Si tratta di un edificio a tre piani con torretta alla destra; il piano nobile è scandito da una serie di finestre timpanate ed è sottolineato da una terrazza con statue sorretta da un portico dorico trabeato che va a costituire una sorta di pronao per l'ingresso principale. Il parco che circonda la residenza è particolarmente degno di nota per la presenza di alberi secolari tra i quali figuravano un enorme platano ed un pregiato cedro del Libano.La villa si trova nel paese di Blevio, distante dal centro di Como meno di dieci minuti. Da essa si gode di una stupenda vista su Cernobbio, Villa d’Este e sulla catena del Monte Rosa.

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Notizie storiche

Nel 1842 Giorgio Mylius, commerciate e banchiere di origine tedesca, acquisì dagli Artaria, tra i più celebri editori dell'epoca, un edificio di precedente edificazione (forse settecentesca?) per diverso tempo tradizionale luogo di villeggiatura famigliare. Mylius commissionò una importante campagna di restauri e ristrutturazioni all'architetto Giuseppe Balzaretti che trasformò l'edificio in un palazzo dallo stile sobrio, severo, ma al tempo stesso elegante; con ogni probabilità Balzaretti si occupò anche della sistemazione dell'adiacente giardino.

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Dopo la morte di Giorgio la villa passò alla sua seconda moglie Sophie Elisabeth Vonwiller che la cedette al genero Corrado Cramer. Fra il 1864 e il 1866, una nuova ristrutturazione, commissionata all'architetto tedesco Gottfried Semper trasformò l'edificio in un villino in stile neorinascimentale. A questa seconda fase di lavori, partecipò anche l'architetto Emilio Alemagna, già progettista di palazzo Cramer a Milano, che qui ideò la scuderia ed il viale carrozzabile che, valicando una forte pendenza, congiunge la villa con la strada principale per Como. Dai Cramer la villa passò di proprietà alla famiglia Cademartori. L'ultima ristrutturazione ed il frazionamento in appartamenti datano degli anni Ottanta, per opera dell'architetto Margheritis.

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