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Turismo di qualità sul lago di Como: in viale Geno campeggio con vista

Mancano gli spazi per i camperisti e la cultura verso un tipo di turismo che coinvolge sempre più persone

Como continua ad attrarre sempre più turisti. Turisti che, come ogni festa comandata, diventano oggetto di polemiche sempre più stucchevoli sulla loro qualità. Come se una città potesse decidere di aprire le sue porte solo ai visitatori più colti e preparati che alloggiano negli hotel di lusso e non a quelli che si accontentano di passeggiare sul lungolago. In mancanza di aree predisposte, i camperisti si arrangiano come possono. Così in queste giornate di ponti e di festività i comaschi hanno notato due cose: la mancanza e l'inadeguatezza di aree per il camping e (qualche volta) la maleducazione dei camperisti. Perchè se è vero che mancano in città strutture per un tipo di turismo, che è passato, presente e futuro ma che a Como non è particolarmente apprezzato, è anche vero che lavare i panni sul lungolago è una pratica che si potrebbe anche evitare.

Panni lungolago-2

Se parcheggiare nelle righe blu, con la vista mozzafiato del lago di Como non sembra essere reato (pagando il dovuto) non si dovrebbe propriamente campeggiare (mettere sedie e tavolini o lavare appunto i panni) in quelle zone che sono, di fatto, parcheggi. Viaggiare in camper sta diventando sempre più popolare, una scelta che vede coinvolti non solo i turisti stranieri ma anche quelli italiani: una scelta in rialzo e una fetta di mercato turistico che non si può ignorare. 

La maleducazione di molte persone, turisti, cittadini e camperisti, è un'altra questione che da sempre quando la stagione entra nel vivo vede accendersi il dibattito tra i vari politici di Como. Sulla questione della gestione dei grandi flussi turistici a Como si è espresso recentemente Luca Venneri, consigliere Civitas in corsa con Adria Bartolich alle prossime elezioni amministrative:

"Mantenere in ordine i servizi essenziali per i turisti - tra cui i bagni pubblici, indicazioni stradali con insigne luminose e variabili che orientino il turista e il traffico - facilitare i sistemi di sosta alla cintura con bus-treni navetta gratuiti; Se vogliamo che la nostra città non sia vittima del turismo, dobbiamo saper governare questi afflussi importanti. Un'amministrazione intelligente non è vittima ma programma e governa i processi". Ma c'è anche chi vorrebbe la polizia turistica

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