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Rapinese: "Non ho attaccato la stampa, difendo il nostro lavoro dalle bugie"

E ancora: "Il Comune ha il diritto e il dovere di tutelarsi dal costante dileggio che sta subendo"

È un Alessandro Rapinese ferito nell'orgoglio quello che ci chiama da Tampere, in Finlandia, dove si trova per ritirare la bandiera degli European Master Games e portare a Como nel 2027 un importante evento sportivo, il World Master Games. Lo fa per replicare, con molta serenità e con toni decisamente pacifici ma risoluti, ad alcune affermazioni scritte in un nostro articolo di questa mattina e più in generale per rispondere alle accuse della stampa locale in merito agli eventi estivi in città: "Non ho attaccato nessuno. Semplicemente sono state scritte cose non vere per le quali mi sento offeso. Come ad esempio l'invenzione che Varese e Lecco stiano facendo meglio di noi sugli eventi estivi. A Como ci sono decine di appuntamenti e la nostra idea è chiarissima: valorizzare gli spazi e le realtà del territorio, su questo ci stiamo impegnando moltissimo. Basta vedere quanto ad esempio sta succedendo a Casa Natta e ora a Palazzo Cernezzi con il Festival Jazz. La città vuole un grande evento fatto dal Comune? Per farlo occorrono molti soldi. Li vogliamo togliere a Fondazione Volta o al Teatro Sociale? Credo che nessuno voglia farlo. E allora l'idea resta quella di valorizzare le risorse che già esistono a Como, provando anche a comunicare meglio tutte le iniziative che stiamo portando avanti. Quella in ambito culturale è una grande sfida che vede un costante e crescente impegno da parte nostra". 

Però lo ammetta, sugli eventi a Villa Olmo qualcosa è andato storto: "Certamente ci sono stati degli errori che stiamo valutando e a giorni riferiremo pienamente sull'intera vicenda. Sono assolutamente cosciente che su alcuni aspetti dobbiamo migliorare, ma vi assicuro che stiamo lavorando per valorizzare percorsi nostri che portano a grandi collaborazioni come ad esempio quella con il Conservatorio di Como. E non dimentichiamo che siamo intervenuti anche per avviare il prima possibile i lavori proprio a Villa Olmo. Un luogo che quando ci verrà restituito non avrà nulla da invidiare a Villa Erba, con la differenza che Villa Olmo è tutta nostra". 

In merito alla lettera ai dirigenti, che tanto ha fatto discutere, vuole ha qualcosa da aggiungere, sindaco? "Trovo fosse il minimo da fare.Cosa crede che farebbe un'azienda accusata di produrre auto con un impianto frenante che non funziona nel caso non fosse vero? Come minimo agirebbe attraverso il proprio ufficio legale per tutelarsi dai danni subito. La nostra è un'azienda pubblica con oltre 700 dipendenti che costano 27 milioni di euro alla comunità. Dipendenti che spesso vengono umiliati attraverso imputazioni di responsabilità che non hanno. Il Comune di Como sta subendo un costante dileggio e io lo devo tutelare, Ho constatato che spesso gli stessi dirigenti non erano a conoscenza del fatto che il loro settore fosse stato danneggiato, e sono intervenuto per far sì che questo non accada più. 

Ci può fare un esempio di danni subiti per via di un articolo? Preferisco evitare perché ci stiamo già tutelando in altre sedi. Ma voglio ricordare ciò che è stato scritto di alcuni dipendenti che avevano lavorato al compendio di Viale Geno quando io non ero ancora sindaco. Bene, oggi sappiamo invece che avevano agito nel pieno rispetto delle procedure. Da oggi ci muoveremo quindi per fare valere le nostre ragioni sia dal punto di vista mediatico sia dal punto di vista legale, nel pieno rispetto della democrazia. Perché la diffamazione si concretizza nel momento in cui si pubblica una notizia non corrispondente alla verità. Invito tutti a stare attenti, a non parlare a vanvera di editti e di fascismo. Mi trovo in Finlandia, un paese che ha appena aderito alla Nato per non subire le pressioni russe. Ecco, lì sì che ci si gioca la democrazia, non a Como". 

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