Rapinese fa Rapinese, attacca la stampa ma non una parola su Villa Olmo
Dalla Finlandia la difesa del sindaco sugli eventi a Como
Nella sua difesa d'ufficio sugli eventi estivi a Como, Rapinese se la prende, ancora una volta, con la stampa, a suo dire "distratta" rispetto a ciò che succede a Como. Senza entrare nel merito delle affermazioni del sindaco, che potete leggere di seguito integralmente (sulla sua pagina Facebook c'è anche un video dove amplia la sua riflessione) vogliamo però ribadire alcune questioni. Su queste pagine abbiamo dato sempre ampio spazio a tutte le iniziative culturali di cui abbiamo avuto comunicazione. Solo ieri, ad esempio, abbiamo riportato la notizia del Cernezzi Jazz Festival. Però, proprio su questo appuntamento, almeno due cose occorre ricordarle, se si vuole dire come stanne le cose senza amnesie. Innanzitutto questo evento, si sa, avrebbe dovuto tenersi nella ben più prestigiosa cornice di Villa Olmo. Quest'evento, inoltre, non riporta - come scritto invece nel comunicato del Comune - il jazz a Como perché il jazz a Como esiste già, basterebbe ricordare solo ciò che accade e accadrà a Villa del Grumello. Ragion per cui "distratti" non sono solo i giornalisti. Ma soprattutto ciò che stupisce è che Rapinese non abbia fatto alcun accenno sulla questione che tutta la stampa locale, ogni testata con i propri distinguo, sta cavalcando da mesi perché su Villa Olmo da mesi si ottengono solo risposte elusive o silenzi.
Ed è qui che la difesa d'ufficio di Rapinese, al 7 luglio, si fa decisamente debole. Perché in tutto questo accorato attacco alla stampa, manca anche un minimo accenno di mea culpa su quello che, come annunciato addirittura a gennaio, doveva essere l'evento portante dell'estate, ovvero le Villa Olmo Nights. Dire che Como è piena di eventi, pur senza contestualizzarne la genesi, può anche essere vero. Però, contestualmente, bisogna avere anche il coraggio di ammettere che il progetto estivo del Comune è fallito là dove era stato presentato come portante. Far finta che ciò non sia accaduto, non corrisponde alla realtà. Come non corrisponde alla realtà vedere nemici ovunque. Ieri abbiamo scritto, senza fare paragoni con altre città, che in questo momento, vedi Cernobbio o Lugano, potrebbero sembrare imbarazzanti, che semplicemente un comune dovrebbe indicare con largo anticipo una propria visione sugli eventi estivi della città e trovare qualcuno disposto a praticarla nei tempi necessari. E se la visione passava anche e soprattutto per Villa Olmo, così come aveva più volte affermato l'assessore alla Cultura Enrico Colombo, beh allora fin qui non ci siamo. Constatare una realtà oggettiva non vuol dire non avere il rispetto di chi sta lavorando - del sindaco, degli assessori, dei dirigenti - semplicemente vuol dire una sola cosa: provare a fare il nostro mestiere con quel poco di informazioni che arrivano da Palazzo Cernezzi.
Le parole di Rapinese
"In questo momento mi trovo a Tampere, in Finlandia, per ritirare la bandiera degli European Master Games e portare a Como nel 2027 un evento pazzesco: i World Master Games.
A queste latitudini, di questi tempi, la luce è perenne e, non avendo chiuso bene le tende, questa mattina mi sono svegliato prestissimo. Prima del solito. Appena sveglio, come sempre, come prima cosa, anche prima del caffè, mi sono connesso al mondo leggendo la rassegna stampa comunale.
Con mia enorme sorpresa vedo vilipeso l'impegno, di decine di persone per fare di Como un luogo, oltre che ben organizzato, anche popolato da eventi.
A prescindere dalle considerazioni dei qualificati giornalisti come prima cosa sento l'esigenza di tranquillizzare i cittadini comaschi: io ed il mio gruppo politico continueremo ad impegnarci, tantissimo, con piacere e senso del dovere, per rimettere Como in carreggiata dopo gli ultimi decenni di distruzione e umiliazione.
Detto questo, dalla calma Finlandia, una riflessione nasce spontanea: perché a Como gli amici della stampa invece di valorizzare l'impegno di un'amministrazione pubblica OGGETTIVAMENTE dedita alla propria città come mai in passato, si impegna esclusivamente a cercare di rasare al suolo ogni tentativo di rinascita? Forse sono nostalgici della Como della quale tutti i giorni potevano raccontare nefandezze, sciatterie e dinamiche "particolari"? Può essere...
Prima di salutare un sassolino voglio proprio togliermelo, ponendo una domanda agli amici della stampa comasca: siete proprio sicuri, nel vostro settore, di essere più bravi di quanto Rapinese lo sia nella amministrazione pubblica? Non state pretendendo un po’ troppo da Rapinese e un po’ troppo poco da voi stessi?
Ora con entusiasmo saluto la mia Como da Tampere, luogo dove proprio in queste ore, ironia della sorte, sto per prelevare un EVENTO pazzesco per portarlo sul nostro magnifico lago.
Evento che, come spesso accade a Como, seppur sia di caratura mondiale, fa molta meno notizia di qualche schizzetto di fango gettato su Rapinese".