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Cronaca

Caporalato e sfruttamento del lavoro, maxi sequestro di 64 milioni per Gs

Avrebbe "fatto largo ricorso all'esternalizzazione dei servizi di logistica, movimentazione merci, facchinaggio e trasporto"

Questa volta, dopo il caso Esselunga, a finire sotto la lente della guardia di Finanza e del procuratore di Milano, Paolo Storari, è stato il gruppo Gs, titolare dei supermercati Carrefour e il maxi sequestro preventivo ammonta a oltre 64 miolioni di euro. Le indagini, eseguite dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Milano con la collaborazione del Settore contrasto illeciti dell'Agenzia delle Entrate, anche in questo caso farebbero emergere il fenomeno della somministrazione illecita di manodopera. Si parla di "una complessa frode fiscale derivante dall'utilizzo, da parte della beneficiaria finale, del meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che ha portato all'emissione e al conseguente utilizzo dei falsi documenti per un ammontare complessivo superiore a 362 milioni di euro". 

Nel decreto si legge che le indagini proseguono ancora per individuare "ulteriori serbatoi di personale", rispetto a quelli già messi nero su bianco negli atti. Il "potenziale danno erariale" allo stato viene quantificato in quasi 110 milioni di euro e in più tabelle vengono indicati i 13 fornitori in rapporti con Gs nello schema di "interposizione fittizia di manodopera".

Nell'atto del pm c'è anche il lungo elenco di indagini dello stesso genere che hanno portato a sequestri e iniziative giudiziarie nei confronti di aziende della logistica, della grande distribuzione, del facchinaggio e anche della vigilanza privata, tra cui diversi colossi nei rispettivi settori. Tra queste Dhl, il gruppo Gls, Spumador, Salumificio Beretta, Spreafico, Movimoda, Uber, Lidl, Nolostand-Fiera Milano, Schenker, Aldieri, gruppo Cegalin-Hotelvolver, Brt, Geodis, Esselunga, Ups, Chiapparoli e Securitalia. 

La replica di Carrefour

Ieri in serata, il gruppo Carrefour ha diramato una nota stampa per spiegare la sua posizione riguardo all'inchiesta. "In merito all'indagine fiscale e in attesa di conoscere ulteriori dettagli sul procedimento, Carrefour Italia conferma di essersi prontamente attivata per offrire il massimo supporto e collaborazione alle autorità competenti. Nello specifico, la questione oggetto dell'indagine riguarda le attività di logistica dell’impresa. L’azienda rimarrà a disposizione degli inquirenti per agevolare il corretto svolgimento di tutte le attività previste dalla legge", si legge nella nota.

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