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Mauro Guerra: "Ma davvero la Sagra di San Giovanni è stata solo caos e polemiche?"

L'amaro sfogo del sindaco di Tremezzina

Forse bisognerebbe vivere ogni cosa da dentro prima di giudicarla. Soprattutto quando una manifestazione, che non è fatta solo di fuochi d'artificio, seppure anch'essi raccontino una storia antica, era attesa con tanto entusiasmo dopo anni di stop a causa della pandemia. Perché limitare un evento come quello della Sagra di San Giovanni al campo del lamento o della polemica vuol dire non capire la sua rilevanza anche, semplicemente, a livello sociale e non solo turistico. Perché è del tutto evidente che un evento di questa portata sia accompagnato anche da qualche disagio, ma ricondurlo solo agli aspetti negativi non ha alcun senso. A meno che, non gli si voglia far fare la fine della Città dei Balocchi a Como. E allora ha fatto bene il sindaco di Tremezzina Mauro Guerra a prendere carta e penna per argomentare punto su punto gli attacchi alla storica sagra: dalle supposte stragi degli animali agli umani intrappolati nel traffico. La sagra più importante del lago di Como racconta le tragedie, quelle vere, vissute dall'Isola Comacina finché venne rasa al suolo dai comaschi alleati al Barbarossa. Il nuovo attacco è (quasi) tutto mediatico e per fortuna non mieterà vittime, tuttavia era inevitabile che Mauro Guerra si mettesse sulla difensiva, con in testa l'orgoglioso elmetto del primo cittadino e sul viso gli occhiali scuri per difendersi dal fumo.

"Rispetto davvero e senza ipocrisia i giudizi e le opinioni di tutti. Mi metto in discussione costantemente e nei prossimi giorni - scrive il sindaco di Tremezzina Mauro Guerra - continuerò, come ho sempre fatto, a dialogare e cercare un punto di equilibrio e condivisione con tutti. E inizierò prima di tutto con chi ha posto il tema del rapporto tra fuochi e fauna, che è serio in generale, e ci ha già portato a prendere provvedimenti limitativi nei mesi scorsi e anche sulla tipologia di “fuochi” della stessa Sagra, anche se non ho alcuna evidenza o segnalazione di animali morti per la Sagra di San Giovanni. Ma davvero non intendo banalizzare la questione.

isola comacina mp

"Ma questa sera (ieri, ndr) dopo quel titolo sul quotidiano La Provincia  - aggiunge Guerra . voglio solo chiedere: “Ma davvero la Sagra di questi due giorni è stata “caos e polemiche” ? Ho passato giornate complesse e impegnative, ma ricche di passione, con decine e decine di volontari di tutte le nostre Associazioni impegnati allo stremo, che non finirò mai di ringraziare unitamente alla mobilitazione straordinaria dei dipendenti del Comune, delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, della Croce Rossa e di AREU, della Protezione Civile, con decine di addetti alla sicurezza contrattualizzati e professionali, con dirigenti nazionali e imprese locali di Enel per far fronte ad una emergenza non certo causata dalla Sagra, che poteva portare al buio mezzo lago con migliaia di persone per le strade. Grazie a tutte e a tutti. Ho assistito, con queste migliaia di persone ad uno spettacolo bellissimo, per il quale ricevo complimenti per l’organizzazione e la qualità da mezzo mondo (per misura non scrivo da tutto), oltre che da centinaia di nostri cittadini, orgogliosi della nostra festa, che racconta anche la nostra storia, il conflitto, la fatica, la distruzione, la voglia di rinascere ogni volta. Perché di questo si tratta. Non dello spettacolo per il matrimonio di chi è di passaggio e se lo può permettere, e che abbiamo e dobbiamo giustamente limitare e rendere sostenibile.  No. Questa è la nostra festa, della nostra comunità, della nostra religiosità, spiritualità e laicità insieme, della nostra storia e della nostra voglia di futuro.

"L’unica strada che abbiamo era intasata? Si - osserva Guerra - come da decenni e purtroppo non solo per la festa.  Ci sono state code e blocchi lunghi? Si, come è sempre accaduto con la Sagra. Anzi è andata meglio di come andava tanti anni fa. Ma avevamo avvertito tutti. Si sa da decenni qual’è il prezzo di attesa e di code da pagare per lo spettacolo. Abbiamo introdotto regole e navette che spostano centinaia di persone, ma la strada è una, da li passano anche loro.
Ho visto tante migliaia di persone, turisti e tremezzini, vivere con entusiasmo lo spettacolo e la serata e poi tornare sorridenti a piedi dopo lo spettacolo. Grazie a loro. Grazie a chi ha avuto la pazienza di sopportare i disagi. Grazie di cuore a tutte e tutti coloro che, con ruoli e pesi molto diversi, da chi ha piegato la schiena sulle cucine e sui tavoli, a chi ha gestito i parcheggi e così via, sino a chi magari ha soltanto dato una informazione con un sorriso a un turista, hanno reso possibile questa straordinaria serata e l’intera Sagra.

"Don Italo Mazzoni, citato dal giornale, nell’omelia della Santa Messa celebrata sull’Isola la domenica - conclude Guerra - ha richiamato al bivio cui siamo di fronte davanti alle sfide che viviamo e che ci impegnano, nelle sue parole: lamentosi o solidali. Nel mio intervento al termine della cerimonia religiosa l’ho ringraziato e ho ricordato che la sfida per noi è tra l’essere soffocati da un successo turistico che vada a profitto di pochi o provare a governare questo passaggio per piegare questo stesso successo alla qualità della vita dell’intera nostra comunità ed alla sostenibilità. Non so se ci riusciremo, so che non è e non sarà facile, ma so che ci proveremo con tutte le nostre forze, e che la premessa è scegliere di essere solidali, di affrontare il futuro insieme, come comunità. Non interesserà a nessuno o sembrerà retorico ma anche questo è stato il significato della nostra Sagra di San Giovanni.

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