Piscina di Muggio, il Comune archivia definitivamente il progetto Nessi & Maiocchi
Ora si riparte da zero
Siamo finalmente a una svolta per la piscina di Muggio a Como, chiusa dal 2019. Ieri, giovedì 10 novembre, è stata infatti pubblicata la delibera di giunta (in fondo all'articolo il documento completo) che archivia definitivamente il passato. Tempi, costi, interesse pubblico decaduto, sono sole alcune delle tante e articolate ragioni che hanno portato all'addio, annunciato sin da subito dal sindaco Rapinese, al progetto Nessi & Maiocchi per la piscina olimpionica.
Il passaggio definitivo del documento
1 Di revocare la delibera di Giunta Comunale n.87 del 29/04/2021 con la quale è stata valutata favorevolmente la proposta di fattibilità ed il pubblico interesse della proposta presentata dal soggetto “proponente” ATI (Associazione Temporanea d’Imprese) composta da: 1.Impresa Nessi & Majocchi S.p.A., (Soggetto realizzatore mandatario), 2. l’A&T Europe S.p.A., (Soggetto realizzatore mandante) e 3. Iccrea Bancampresa (Soggetto finanziatore mandante), recante “attivazione di un partenariato pubblico privato mediante proposta di locazione finanziaria di opera pubblica, ai sensi del combinato disposto degli artt.187 e 183, comma 16, del d. lgs 50/2016, avente ad oggetto la progettazione esecutiva (con acquisizione della progettazione definitiva in sede di offerta),
la realizzazione, il finanziamento nonché la perfetta manutenzione (ordinaria e straordinaria) per un periodo di 20 anni del centro natatorio di piazza atleti d’italia del comune di como.”
2) Di revocare la delibera Giunta Comunale n.338 del 23/11/2021 con la quale è stata valutata favorevolmente, ai sensi dell’art.183, comma 15, del D. Lgs. n.50/2016, la fattibilità ed il pubblico interesse della proposta aggiornata presentata dal soggetto “proponente”, ATI (Associazione Temporanea d’Imprese) composta da: 1.Impresa Nessi & Majocchi S.p.A., (Soggetto realizzatore mandatario), 2. l’A&T Europe S.p.A., (Soggetto realizzatore mandante) e 3. Iccrea bancampresa s.p.a., (soggetto finanziatore mandante), 12 recante “attivazione di un partenariato pubblico privato mediante proposta di locazione finanziaria di opera pubblica, ai sensi del combinato disposto degli artt.187 e 183, comma 16, del d. lgs 50/2016, avente ad oggetto la progettazione esecutiva (con acquisizione della progettazione definitiva in sede di offerta), la realizzazione, il finanziamento nonché la perfetta manutenzione (ordinaria e straordinaria) per un periodo di 20 anni del centro natatorio di piazza atleti d’italia del comune di como.”, con la quale è stato approvato il Progetto di fattibilità tecnica ed economico ed è stato conferita al “proponente”, la qualifica di "promotore" in ordine all'eventuale esercizio del diritto di prelazione;
3) di demandare al Direttore del Settore Opere Pubbliche “Settore 10” le necessarie attività per consentire le relative variazioni dei documenti di programmazione dell’Ente (DUP, Bilancio e POP), e di dare atto che, per effetto del presente provvedimento, si provvederà, in sede di stesura del Rendiconto dell’esercizio 2023, a cancellare l’accantonamento della specifica voce “Fondo spese future per centro natatorio piazza atleti d'Italia” pari a €. 3.139.637,75, presente negli “Altri Accantonamenti” a suo tempo effettuato sulle quote dell’avanzo di amministrazione, nonché la trasmissione senza indugio della presente deliberazione all’ATI di cui al punto 1);
4) di dichiarare, con separata votazione assunta ad unanimità di voti, la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del D.lgs. n.267/2000, stante l’urgenza di avviare le successive fasi procedimentali di adeguamento degli atti contabili e programmatori.
Il Pd sulla piscina
"Nell'ultimo Consiglio comunale si è tornati a parlare del tema della piscina. Rispondendo ad una mia interrogazione, il sindaco ha affermato che i cavi tranciati dai vandali la scorsa estate hanno avuto un forte impatto sulle possibilità di ristrutturazione tanto che i costi per il rifacimento dell'impianto elettrico renderebbero antieconomico un intervento sull'attuale struttura; dovrà quindi essere costruita un nuova piscina. Rapinese però, a precisa domanda, non ha saputo quantificare, nemmeno di massima, i costi per l'impianto elettrico" afferma il consigliere comunale del PD Stefano Legnani.
"C'è quindi il ragionevole dubbio che questa stima non sia mai stata fatta. Ma come può quindi affermare che la sistemazione dell'impianto elettrico è antieconomica? La verità, come è emerso anche nella risposta ad un'altra interrogazione, è che il Sindaco in campagna elettorale aveva promesso che la piscina si poteva ristrutturare citando un documento degli uffici comunali. Questi ultimi, però, pur stimando il relativo costo, valutavano tale ipotesi del tutto negativamente. Rapinese, ben sapendo da sempre che l'attuale piscina non si poteva ristrutturare, utilizza ora l'atto di vandalismo come giustificazione di un maldestro cambio di rotta" prosegue.
"Non si può che prendere atto, però senza alcuna soddisfazione pensando ai comaschi, che il Sindaco ha dovuto dare ragione al centrosinistra, il quale nel programma elettorale aveva affermato che l'attuale piscina era ormai obsoleta e che si doveva pertanto realizzare una nuova struttura. Si è perso così, però, un anno e mezzo. E a fare le spese di questa disinvolta giravolta sono, come sempre, i nostri cittadini, costretti ad attraversare la provincia per far nuotare i propri figli o per farsi due bracciate. La prospettiva non è rosea: l'Amministrazione Rapinese sarà la prima a tenere chiusa per cinque anni la piscina olimpionica".