Erba, botti vietati la notte di Capodanno
Ordinanza del sindaco Airoldi: per i trasgressori multe fino a 500 euro
Niente botti la notte di Capodanno a Erba: a sancirlo l'ordinanza firmata giovedì 28 dicembre 2017 dal sindaco Veronica Airoldi.
Il divieto riguarda ovviamente solo i privati cittadini e non i professionisti del settore muniti di licenza o autorizzati nell'ambito di manifestazioni pubbliche.
Le premesse
Nell'ordinanza il sindaco ricorda come l'utilizzo di materiale pirotecnico possa provocare danni fisici a chi li maneggia e a chi ne venisse fortuitamente colpito: "l'uso incontrollato -si legge in uno dei passaggi del documento -è causa di disagio e pericolo per persone, animali e ambiente" e "le detonazioni producono un aumento di polveri sottili, creando inquinamento atmosferico".
Quindi, prosegue il sindaco, deve esserci un giusto bilanciamento tra interessi diversi, "conciliando le tradizioni e le attrattive degli operatori commerciali con i pur prevalenti interessi di tutela della salute, di sicurezza e dell'ambiente".
Il divieto
In base a tutte queste premesse, Airoldi ha deciso di vietare "petardi, mortaretti o artifici simili" dalle 18 del 31 dicembre 2017 alle 8 del 1° gennaio 2018.
Il divieto è in vigore nei luoghi pubblici o privati in cui si svolgono manifestazioni pubbliche o aperte al pubblico, in tutte le vie, piazze e aree pubbliche in vicinanza di altre persone (soprattutto anziani e bambini), a meno di cento metri dai luoghi di ricovero (ospedali e case di riposo), luoghi di culto e caserme, in presenza di animali domestici o a meno di cento metri da canili e altri ricoveri per animali. Infine, il divieto di accensione di petardi si estende anche a meno di cento metri da aree boschi o a rischio incendio.
Le multe
Salato il conto per chi trasgredirà al divieto: sono previste infatti multe da 25 a 500 euro.
A proposito di botti di Capodanno, lo scorso anno a Como era emerso il paradosso: vietati petardi e contenitori di vetro, ma non le lanterne cinesi, vietate nei luoghi dove possono causare incendi qualora non prendessero la via del cielo.