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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Accattoni e clochard, firmata l'ordinanza per combattere il degrado in centro Como

Vietato mendicare e bivaccare vicino a chiese, ospedali e in città murata

Anche Como ha la sua ordinanza anti-accattonaggio, per combattere il degrado e riportare il degrado nel centro città, soprattutto nella zona turistica della città murata.

Il sindaco di Como, Mario Landriscina, ha firmato l'ordinanza venerdì 15 dicembre 2017 motivando il provvedimento con l'urgenza visto il problema molto sentito in centro città. Il provvedimento ha validità limitata nel tempo (45 giorni) e nell'estensione (ztl della città murata e alcuni luoghi adiacenti). L'ordinanza arriva a soli dieci giorni di distanza dall'approvazione della mozione presentata dal consigliere comunale Fulvio Anzaldo della lista Rapinese Sindaco. Una mozione che ha accelerato e permesso il confronto su un tema sul quale l'amministrazione comunale di centrodestra stava già lavorando fin dai primi giorni del suo insediamento.

Il commento del sindaco

"Abbiamo scelto uno strumento amministrativo già adottato in altre città - spiega il sindaco - con l'intento di arrivare ad ammodernare il vecchio regolamento di polizia urbana e renderlo più adeguato a rispondere alle nuove esigenze della nostra città. In particolare durante questo periodo di avvicinamento alle festività alcune problematiche si manifestano in modo più evidente date le numerose iniziative di richiamo per il pubblico e il grande afflusso di persone in centro".

Il testo dell'ordinanza

Lette  le relazioni di servizio polizia locale, ed in particolare quelle riferite alle situazioni di degrado dell’area della città murata e di quelle nelle immediate vicinanze riscontrate durante i servizi del 8, 12,13 e 14 dicembre uu.ss. nelle quali si evidenziano di fatto due fenomeni: a) il bivacco da parte di soggetti spesso già identificati in particolare presso la ex chiesa di San Francesco in largo Spallino, presso la basilica del “Crocefisso” in viale Varese, nonché in piazza San Fedele e in via Boldoni. A volte tali soggetti risultano ubriachi ed espletano i propri bisogni fisiologici nelle aree limitrofe; b) l’inusitato incremento di soggetti dediti all’accattonaggio che presidiano numerosi “angoli” della citta murata impiegando spesso espedienti di vario genere e modalità invasive ed insistenti a danno dei passanti onde ottenere del denaro. Talvolta quest’ultimi stazionano a terra per lungo tempo con cartelli e foto atte ad impietosire o mostrando i propri arti malformi.

Considerato, quanto all’accattonaggio, che come emerso dalle citate relazioni il fenomeno si manifesta oramai in maniera consistente ed impattante sulla vivibilità  della città murata e delle aree immediatamente limitrofe, attraverso l’azione di soggetti che in forma “dinamica” chiedono l’elemosina dopo aver fermato i pedoni con motivazioni capziose (richiesta informazioni, esibizione di foto ritraenti persone malate o sofferenti, esposizione di cartelli con frasi volte ad impietosire etc) al fine di, una volta stabilito il contatto con la persona, esercitare un’azione pressante ed invasiva per ottenere l’elargizione di somme di denaro;    

Considerato che in alternativa a tale modus operandi la richiesta di elemosina si concretizza anche in forma “statica”, attraverso l’occupazione di suolo pubblico da parte di numerosi soggetti che, nei punti di maggior afflusso di persone con criteri sistematici di rotazione, si collocano nei siti più redditizi del centro storico e delle aree di mercato, ove posizionano cartoni, espongono cartelli e animali ed intralciano il passaggio dei pedoni a cui rivolgono richieste insistenti di oboli;

Osservato che le festività natalizie, con il conseguente rilevante afflusso di persone che giungono in città per turismo, per fare shopping o partecipare ai numerosi eventi connessi alla manifestazione denominata “Città dei Balocchi”, si traducono in una ragione d’incremento della presenza di suddetti soggetti dediti all’accattonaggio.

Considerato altresì che la presenza numericamente impattante e in costante crescita di soggetti dediti ad effettuare la questua con le modalità in premessa indicate in contesti di sovraffollamento, risultano ancor più invasive e moleste in ragione degli spazi ristretti in cui le forme di accattonaggio vengono poste in essere;  

Ritenuto che anche la presenza di bivacchi sotto i portici presenti presso la ex chiesa di San Francesco in largo Spallino, presso la basilica del “Crocefisso” in viale Varese, nonché in piazza San Fedele e in via Boldoni pregiudichino il decoro e la vivibilità urbana, anche in ragione del fatto che i soggetti interessati sono spesso ubriachi e espletano nelle adiacenze i loro bisogni fisiologici.;

Riscontrato che tali situazioni (di questua invasiva e bivaccamento) oltre ad essere state accertate numerose volte dalle pattuglie della Polizia Locale impiegate a presidio del centro storico, sono state oggetto di segnalazioni da parte di comuni cittadini ed esercenti attività commerciali, preoccupati per la sensazione di insicurezza che deriva dagli scenari sopra illustrati;

Ritenuto che la recrudescenza dei fenomeni de quibus in questo particolare periodo dell’anno rendono necessaria l’attuazione di misure e provvedimenti che ne consentano il presidio ed il contrasto, atteso il decadimento della percezione di sicurezza che deriva per la collettività;

ORDINA

1. Con decorrenza immediata e fino al superamento delle situazioni di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana in premessa richiamate, con termine ultimo  di 45 giorni dalla data odierna, all’interno della città murata (zona a traffico limitato) e nelle immediate vicinanze, in particolare nelle aree di mercato attigue alle mura e in viale Varese, è fatto divieto di:
a. Mendicare in forma dinamica ponendo in essere forme di accattonaggio molesto ed invasivo, tali da coartare l’autodeterminazione delle persone a compiere atti di liberalità;
b. Mendicare in forma statica occupando spazi pubblici anche con l’utilizzo di cartoni, cartelli ed accessori vari che arrecano disagio al passaggio dei pedoni;
E’ altresì fatto divieto di  bivaccare sotto i portici dell’ex chiesa di San Francesco in largo Spallino, presso la basilica del “Crocefisso” in viale Varese, nonché in piazza San Fedele e in via Boldoni e più ampiamente sotto tutti i portici della città murata.
2. La violazione della presente ordinanza sarà punita con la sanzione amministrativa da Euro 50,00 ad Euro 300,00, con possibilità di pagamento nella misura ridotta, entro 60 giorni di Euro 100,00;
3. Il trasgressore è comunque tenuto al ripristino dello stato dei luoghi a propria cura e spese;
4. Ai sensi dell’art.13, comma 2 e art. 20 della legge 24/11/1981, n.689 è disposto altresì il sequestro cautelare e la confisca dei mezzi utilizzati per commettere la violazione. Il sequestro e la confisca sono disposti secondo le procedure previste dal D.P.R. 29/7/1982, n.571con oneri e spese a carico del trasgressore e, se individuato, del proprietario responsabile in solido. 
5. Che alla presente ordinanza venga data pubblicazione nelle forme di legge;
6. La Polizia Locale è incaricata del controllo sull’osservanza della presente ordinanza.


 

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