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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Como, turisti in difficoltà ai bagni pubblici: "Non si capisce come funzionino"

Una donna francese (incinta) critica la scarsità di toilette pubbliche in città e il funzionamento dei bagni di viale Varese

Como città turistica, ma non ancora a vera misura di turisti. Uno degli aspetti da sempre più criticati continua a rappresentare un punto debile per la nostra città: i bagni pubblici. Sono pochi e quelli che ci sono rischiano anche di essere difficilmente utilizzabili. In pochi minuti passati vicini alla toilette autopulente di via viale Varese (angolo via Cinque Giornate) abbiamo visto cinque diversi turisti avvicendarsi davanti alla porta del bagno nel tentativo di potervi accedere. Alla fine sconfortati hanno desistito. Il problema è stato causato dal fatto che non vi era esplicitata in modo chiaro la cifra da inserire in monete per mettere in funzione il bagno automatico. Infatti, il display luminoso sul quale dovrebbero comparire le informazioni non le mostra se per caso qualcuno ha inserito un credito (per esempio di soli 10 centesimi). Il display si blocca mostrando la cifra del credito inserito. I turisti hanno premuto tutti i pulsanti (compreso quelli inesistenti) fino a quando non si sono arresi.

In realtà il bagno funziona benissimo, basta inserire 50 centesimi (il sistema non dà resto se si inserisce una cifra maggiore), ma a causa dell'inghippo del display che smette di funzionare a molti risulta poco chiaro capire come utilizzarlo.

Una turista francese intervistata da QuiComo (con traduzione simultanea di Nicoletta Radaelli) ha spiegato come per lei quello dei bagni pubblici rappresenti un problema non indifferente a Como: "Ho avuto molto difficoltà a trovarne uno e una volta che l'ho trovato non sono riuscita a capire come funzioni. Per me che sono incinta e che devo andare in bagno ogni ora questoproblema ha rappresentato davvero un disagio".

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