Piutost che nagott... le pagelle di un Como che pareggia a fatica
“Piutost che nagott, l'è mei piutost”. Il modo di dire dialettale sintetizza al meglio la prestazione del Como contro il Vicenza: un Como che, pur non brillando, ha tirato fuori quel carattere che gli ha permesso di portare a casa un punto...
?Piutost che nagott, l'è mei piutost?. Il modo di dire dialettale sintetizza al meglio la prestazione del Como contro il Vicenza: un Como che, pur non brillando, ha tirato fuori quel carattere che gli ha permesso di portare a casa un punto importante che muove la classifica e allunga la striscia di risultati utili consecutivi.
Como un po' impacciato e macchinoso, che agisce più di rimessa e che fatica a trovare spazio nella scacchiera biancorossa, la quale non lascia agio alla manovra azzurra. Sulla fascia destra l'intesa tra Madonna e Barella crea spunti interessanti per Ganz, mentre rimane in ombra Bessa, schiacciato da Sbrissa e non accompagnato da Marconi in fase offensiva, cosicchè il gioco proposto dal Como risulta più intraprendente sull'out di destra.
Partita sostanzialmente equilibrata, con i ventidue in campo che pensano più a difendersi sentendo il peso della posta in palio; difatti è un episodio a stravolgere l'andamento dell'incontro, con il Como che rimane in dieci per l'espulsione di Bessa e, due minuti dopo, subisce il goal del Vicenza, che approfitta di uno svarione del trio Scuffet-Marconi-Cassetti per portarsi in vantaggio. 120 secondi di buio che avrebbero steso moralmente chiunque, eppure i ragazzi di Festa hanno tirato fuori l'orgoglio, adattandosi alla situazione e seguendo le nuove direttive del mister, che, in modo camaleontico, ha trasformato i dieci in campo passando dal 4-3-2 al 3-3-3 e poi ancora al 4-4-1, togliendo di fatto ogni punto di riferimento al Vicenza.Giornata tutto sommato positiva per i colori azzurri, che danno prova di una discreta duttilità tattica grazie anche all'innesto dei nuovi arrivi; eccellente la prova d'orgoglio offerta, con gli undici di Festa capaci ancora una volta di gettare il cuore oltre l'ostacolo.
Mancano diciotto finali da giocare: la fiamma della speranza arde più che mai e lo spirito che si è visto in campo è quello giusto per tentare l'impresa. Como-Vicenza 0-0 (1-1)Como (4-3-1-2): Scuffet ? Madonna (25'st Ambrosini), Casasola, Cassetti, Marconi ? Fietta, Bessa, Barella - Ghezzal (10'st Lanini) ? Pettinari (13'st Kukoc), Ganz.
A disposizione: Crispino, Cristiani, Brillante, Gerardi, Cortesi, Scapuzzi. All. Festa. Vicenza (4-3-3): Vigorito ? D'Elia, Manfredini (20'st El Hasni ), Brighenti, Laverone - Bellomo (43'st Giacomelli) Sbrissa, Vita - Moretti, Raicevic, Gatto (37'st Galano).A disposizione: Benussi, Pozzi, Bianchi, Modic, Massaro, Paganin. All. Marino.
Arbitro: Sig. Candussio della Sezione di Cervignano.
Assistenti: Sig. Di Iorio (Sez. Verbania) ? Sig. Avellano (Sez. Busto Arsizio).IV ufficiale: Sig. Andreini (Sez. Forlì).
Marcatori: Sbrissa 7'st, Ganz 37'st.
Ammoniti: Bellomo 30'pt, Bessa 5'st, Moretti 12'st, El Hansi 25'st, Galano 42'st, Brighenti 45'st, Cassetti 45'+2st, Galano 45'+2st.Espulsi: Bessa 5'st, Galano 45'+2st.
Note: Angoli: Como 3, Vicenza 8. Recupero: 1t, -; 2t, 6 min.Spettatori: 2.203; Spettatori abbonati: 1.370; Spettatori Ospiti: 556. Totale spettatori: 3.573.
Pagelle
(dal 13'st KUKOC: 6 entrato in sordina, col passare dei minuti prende più confidenza con i compagni. Dal suo traversone parte l'azione che porta al pareggio del Como.)
GANZ: 8 otto come i goal che ha segnato. Gli capita un solo pallone giocabile e lui lo spedisce in fondo al sacco, sebbene circondato da quattro avversari. El segna semper lü.