Basket, Red October riemerge dagli abissi e batte Dolomiti Energia

Sospensione dell’incredulità. Eccellente espediente richiesto da coach Sodini prima della sfida interna contro Trento che sembra essere stato accolto pienamente dal pubblico del PalaDesio e anche dalla sua stessa squadra. 
Se risposte dovevano arrivare dopo la disfatta di Varese, sia a livello di intensità che di coralità queste non sono mancate e la Red October non è sembrata nemmeno parente di quella vista nel derby rispondendo più che positivamente alle sollecitazioni del suo allenatore. 
Con la presenza degli Eagles a rendere meno surreale e più caldo il clima partita si capisce fin da subito che lo spettacolo sarà più simile all’esordio interno contro Cremona che alla prima esterna e a beneficiarne più di tutti sembra essere l’italiano del New Jersey Christian Burns che parte con la mano caldissima andando in doppia cifra già nel primo quarto. 
Trento però è avversaria che sa giocare e nonostante l’ottimo avvio la gara nei primi due quarti vive un sostanziale equilibrio.
E’ nel terzo quarto che i biancoblù riescono ad allungare (+9) grazie a Chappell, ma soprattutto alla continuità che riescono ad avere sia nell’aggressività in difesa che nella ricerca del gioco corale in attacco.  Scavato il piccolo solco Cantù poi l’ha saputo difendere fino alla fine con gli italiani Cournoh, Crosario e ancora Burns  tra i protagonisti del quarto decisivo.
Vittoria importante che sicuramente rasserena un ambiente che ne ha bisogno come dell’ossigeno alla vigilia di due trasferte complicate.

Red October Cantù 88: Smith 10,Culpepper 2,  Cournooh 10, Parrillo 3, Tassone ne, Crosariol 12, Maspero, Reucci, Chappel 24, Burns 20, Thomas 7. Coach: Marco Sodini

Dolomiti Energia Trento 80: Franke ne, Sutton 14, Silins 3, Baldi Rossi 20, Forray 2, Conti ne, Flaccadori 12, Gutierrez 10, Gomes 15, Behanan 9, Lechtaler ne, Shields 4. Coach: Maurizio Buscaglia