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Il Como fuori dall'incubo? Le pagelle fanno sperare

7 giugno 2015 – 27 dicembre 2015: sono trascorsi esattamente sette mesi, venti giorni e qualche minuto dall'ultima volta che il “Sinigaglia” aveva fatto sentire il suo ruggito in convalle. Sette mesi nei quali il popolo bianco-blu è passato dal...

7 giugno 2015 – 27 dicembre 2015: sono trascorsi esattamente sette mesi, venti giorni e qualche minuto dall'ultima volta che il “Sinigaglia” aveva fatto sentire il suo ruggito in convalle. Sette mesi nei quali il popolo bianco-blu è passato dal sogno all'incubo, senza riuscire a svegliarsi, avvolto da un inquietante alone di torpore.

Un incubo, a dirla tutta, un po' strano quello in cui era caduta la squadra azzurra che aveva iniziato a creparsi facendo trapelare un po' di luce, però senza andare mai in pezzi fino a ieri pomeriggio, dopo il rigore di Ganz, una sassata dal dischetto che non solo ha gonfiato la rete campana, ma che ha frantumato quello specchio vuoto, solo scheggiato finora. Insomma una rete che vale doppio. Il Como finalemte riesce a raccogliere i frutti del suo lavoro. Festa, dopo le buone indicazioni colte con le sfide (sfortunate) contro Avellino (0-1) e La Spezia (1-1), si affida ancora al suo 4-3-1-2 con Ghezzal alle spalle del duo Ebagua-Ganz, Bessa libero di spaziare in mezzo al campo, Fietta a scoraggiare qualsiasi incursione avversaria e la coppia “romana” Casasola-Cassetti a garantire solidità al reparto arretrato. Insomma, una struttura portante che, partita dopo partita, affina i suoi meccanismi, i quali vengono ben oliati dal giusto mix di grinta e voglia di non arrendersi. Dicevamo di una vittoria che vale doppio, non solo per la prestazione offerta dai ragazzi di mister Festa, ma soprattuto per come è maturata, con il Como capace per la prima volta di recuperare una situazione di svantaggio e addirittura ribaltarla, gettando il cuore oltre l'ostacolo, restituendo fiato alle corde vocali comensi.

Al Como serviva una vittoria così, mix di sacrificio, agonismo e, diciamo la verità, finalmente anche un po' di fortuna; una vittoria fondamentale per il cambio di stagione che ricorda molto quella maturata a Seveso il 22 dicembre 2007 nell'ultimo anno di serie D (Base 96-Como 2-3) con i lariani ai tempi guidati da Corda, (guarda caso un altro allenatore sardo), capaci di ribaltare il 2-0 del primo tempo per poi vincere 2-3, grazie ad un goal di De Martis in pieno recupero al 93'. Quella partita segnò la svolta per la stagione azzurra, con il Como capace nel girone di ritorno di recuperare 7 punti alla Tritium capolista, per poi vincere il campionato ed archiviare un altro incubo, durato anche troppo, chiamato serie D.

Ora sono passati solo sette mesi, ma adesso c'è voglia di tornare a sognare. Il goal di Ganz è stato come una scintilla che cade su un mucchio di foglie secche e fa divampare il fuoco; così divampa la speranza del Como di mantenre la categoria, una squadra viva che ha una voglia matta di lottare, di prendersi le sue rivincite e regalare altri pomeriggi “lunghi e Azzuri” a tutti quelli che gli vogliono bene. Como-Salernitana 2-1 (1-1) Como (4-3-1-2): Scuffet – Madonna, Cassetti, Casasola, Marconi – Fietta, Bessa, Brillante (14'st Casoli ), - Ghezzal (40'st Gerardi ), – Ebagua, Ganz .

A disposizione: Crispino, Giosa, Ambrosini, Scapuzzi, Benedicic, Bentivegna, Jakimovski. All. Festa.

Salernitana (4-3-3): Terracciano - Colombo, Lanzaro, Trevisan, Franco – Moro, Pestrin, Odjer - Troianiello (14'st Donnarumma), Gabionetta, Coda (41'st Eusepi).

A disposizione: Strakosha, Pollace, Perulli, Ronchi, Nappo, Cuomo. All. Torrente. Arbitro: Sig. Pasqua della sezione di Tivoli

Assistenti: Sig. Prenna (Sez. Molfetta) – Sig. Rocca (Sez. Vibo Valentia)

IV ufficiale: Sig. Ghersini sez. Genova Marcatori: Coda al 28'pt, Ebagua al 37'pt; Ganz al 45'+3'st

Ammoniti: 26'pt Ebagua, 12'st Franco, 17'st Lanzaro, 18'st Marconi, 25'st Bessa, 30'st Fietta, 40'st Pestrin, 45'+2' st Pestrin.

Espulsi: 45'+2'st Pestrin.

Note: Angoli: Como 8 Salernitana 4; Recupero: 1t, 1min; 2t, 3min.

Spettatori: 2.521; Spettatori abbonati: 1.370; Spettatori Ospiti: 251; Totale spettatori 3.891

Pagelle

SCUFFET : 6 nelle poche occasioni in cui è stato chiamato in causa risponde sempre presente. MADONNA: 6,5 buona prestazione per l'esterno comasco; ottimo in fase di spinta, perfetto in copertura, dalle sue parti non è passato nessuno.

CASASOLA: 6 preciso e puntuale in tutte le chiusure, con Cassetti forma una coppia centrale perfetta. Unico neo la ripartenza di Gabionetta che porta al vantaggio ospite.

CASSETTI: 7 sontuoso, maestoso, elegante. Non ci sono altre parole per descrivere la sua prestazione; se avesse anche segnato gli avrei fatto una statua.

MARCONI: 6,5 preciso in fase di copertura, perfetto in fase avanzata. Accompagna la manovra azzurra con determinazione spendendo un cartellino giallo al momento giusto. Non si limita al solito compitino: ritrovato.

FIETTA: 7,5 se Ridley Scott fosse passato al Sinigaglia ieri pomeriggio, lo avrebbe scritturato per il sequel del film “Il Gladiatore”. Onniscente in mezzo al campo vince tutti i contrasti.

BESSA: 6,5 sempre più in versione Jolly, parte esterno si accentra a recuperare il pallone, si appoggia ai vari Ghezzal, Ebagua, Brillante etc.. creando sempre i presupposti per le ripartenze lariane.

BRILLANTE: 6 discreta prova per l'esterno australiano; si intende alla perfezione con Bessa e Madonna creando i presupposti per gli inserimenti delle pute.

(dal 14'st CASOLI: 6,5 rileva un esausto Brillante, spazia da destra a sinistra cercando continuamente il fondo) GHEZZAL: 7 Dolci ha regalato a Festa un giocatore completo a 360°. perfetto nel 4-3-1-2 alle spalle di Ebagua-Ganz, li mette continuamente nelle condizioni di far male alla difesa campana. Aggiunge quel pizzico di carisma che mancava a questo undici.

(dal 40'st GERARDI: 6 buttato nella mischia da mister Festa, viene accolto da una valanga di fischi; risponde alle critiche mettendo a sedere i due esterni granata servendo a Ganz il pallone del rigore: ben fatto.)

EBAGUA: 7 entrato in campo con il coltello tra i denti sgomita coi difensori ospiti recuperando un sacco di palloni. Oltre al goal da vero “bomber di razza”, si fa apprezzare per un recupero in mezzo al campo che gli costa un cartellino giallo (ben speso) che da la scossa a tutto il gruppo. Della serie “qui o si vince o si muore!”

GANZ: 6,5 un paio di goal sbagliati, uno annullato (forse ingiustamente) ed un rigore procurato e finalizzato. Era da Como-Bassano che il Sinigaglia non esplodeva in un boato simile, grazie alla sua caparbietà nel cercare il goal in tutti i modi e al suo sangue freddo regala ai Lariani tre punti che possono dare la svolta a tutta la stagione. Buon sangue non mente. Ricordiamo inoltre ai nostri lettori che è possibile votare i migliori tre giocatori della partita Como-Salernitana per la “Coppa Borgonovo” sulla pagina Facebook “Quando il Como era il Como” cercando il post dedicato. Enrico Colombo

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