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Giro d'Italia 2019, dopo 32 anni l'arrivo di tappa a Como: "Per la città promozione straordinaria"

A Villa Olmo la presentazione dell'evento del 26 maggio: confermati i nomi di Nibali, Valverde e Dumoulin

Fervono i preparativi per il Giro d'Italia a Como: dopo 32 anni la città ospiterà un arrivo di tappa, domenica 26 maggio 2019. 
La presentazione ufficiale della 15esima tappa, Ivrea-Como, è avvenuta mercoledì 6 marzo 2019 in una conferenza stampa a Villa Olmo alla presenza delle autorità cittadine, provinciali e regionali, dei vertici del Giro d'Italia e di tutti gli attori coinvolti nell'organizzazione e nella logistica dell'evento. Presenti anche i campioni del ciclismo Roberto Dotti e del calcio Gianluca Zambrotta.

L'ultimo arrivo di tappa a Como fu l'11 giugno 1987. Dopo 32 anni Como ha portato a casa nuovamente questo grande evento che tutti gli attori coinvolti hanno riconosciuto come importante per la promozione del territorio. Per questo sono state organizzate una serie di iniziative diverse collegate all'evento sportivo che accompagneranno verso la data. 290mila euro la cifra stanziata dal Comune di Como per l'organizzazione, non senza polemiche. Cifra spiegata dagli assessori Rossotti e Galli durante la conferenza stampa con il valore della tappa comasca.

Perchè una tappa del Giro d'Italia a Como

A partire dal direttore del Giro, Mauro Vegni: "Perchè una tappa a Como? Perchè da tanto tempo veniva la richiesta di vedere cimentare i corridori del Giro d’Italia sulle strade del giro di Lombardia. Il percorso non sarà comunque totalmente identico. Ci sono anche le elezioni quel giorno e abbiamo dovuto aggiustare il percorso finale per dare la possibilità alla gente di usufruire per i seggi e votare. È una tappa dura - ha proseguito Vegni- indicata con 4 stelle perché non ha respiro, con il Ghisallo e la Colma di Sormano, il finale con il Civiglio e l'arrivo sul lungolago.

E' una tappa importante - ha sottolineato- è di domenica, giornata con tanto audience tv. Ricordo che il Giro è seguito da 198 paesi per un totale di 880 milioni di persone e oltre 2500 giornalisti accreditati. Opportunità veramente importante per mettere in mostra le bellezze del territorio e le eccellenze della città. È un potente veicolo di promozione del paese nel mondo. Abbiamo già oltre 180 richieste di arrivi e partenze per il Giro 2020".

Dalla politica seduta al tavolo, non sono mancati i riconoscimenti al lavoro dell'assessore alla Cultura e marketing (sulla via dell'addio però alla Giunta) Simona Rossotti, vera artefice del Giro a Como

"E' una bella giornata per la citttà di Como -ha detto Alessandro Fermi, presidente del consiglio regionaleche aspettavamo da 32 anni e di cui dobbiamo essere orgogliosi. Grazie a chi ha contribuito ad arrivarci e a chi contribuirà fino al 26 maggio. Grazie agli assessori Rossotti, Galli e al sindaco perché ci hanno lavorato molto. Chi mette in dubbio l'opportunità di portare la tappa a Como- ha detto Fermi. vuol dire che non ha capito nulla e che non ama questo territorio. Como è ciclismo e il Giro è il giusto riconoscimento a una provincia che ha dato tanto. Ma il Giro è anche turismo e cultura, capacità in un giorno solo di poter avere gli occhi di mezzo mondo puntati sulla città. L’investimento economico si strapaga da ogni punto di vista, sportivo, di marketing e di turismo anche per le stagioni a venire. Bene hanno fatto Galli e Rossotti a credere nella sfida e Landriscina ad appoggiare questa opportunità per i comaschi".

Parole di elogio anche dal sottosegretario con delega ai rapporti con il Consiglio di Regione Lombardia Fabrizio Turba: "Un ringraziamanto va all'assessore Rossotti, motore all’inizio di questo grande evento. È un'occasione per tutto il territorio da sfruttare, una grande opportunità e vetrina. Un'occasione unica per la quale si può sopportare qualche disagio".

A lui fa eco Mirko Baruffini, vice presidente della Provincia di Como: "Il Giro è un evento corale, un'occasione per Como di fare squadra, non capisco chi non lo voglia. Ho visto i mondiali di ciclismo a Lugano, Mendrisio e Varese - ha detto, lanciando l'idea - chissà mai che...".

Le parole dell'assessore Rossotti e del sindaco Landriscina

"E' una giornata di grande emozione - ha esordito Simona Rossotti- un grande evento di turismo con 198 paesi che vedranno la belezza del lago di Como per la quale ringrazio tutte le persone presenti. Arrivo da una cultura dove il ciclismo è nel sangue, viviamo con passione da sempre il ciclismo. Il primo Giro d’Italia -  prosegue-lo organizzai il 26 maggio del 2005 a Cuneo dove ero assessore provinciale allo sport. Il giro è uno sport e un racconto d’Italia. Nel ciclismo vincono tutti, le persone, il confronto è con se stessi e non con gli altri. Tutti siamo un po gregari come ci capita abitualmente nella vita. Il mio augurio è che il Giro abbia la capacità di unire le persone, è una grande festea Come il giro può unire un territorio che ha bisogno di essere unito e di vincere: grazie a Como, ai cittadini che sapranno collaborare in modo straordinario, grazie a tutti gli uffici e persone che in questi mesi hanno lavorato con noi".

Infine il sindaco Mario Landriscina: "Grazie ai colleghi amministratori che oggi hanno condiviso con noi l'evento perché questa giornata viaggia all’insegna di un percorso che unisce tanti comuni e realtà. Prima grandissima scommessa che ci ha dato e darà opportunità di guardare un tema specifico in una serie di temi quotidiani come il traffico, ad esempio. Lo sport è fatica, passione, volontà, voglia di esserci, non necessariamante primeggiare. Volontà di far vedere che ci siamo tutti. Passiamo tutti insieme un’iniziativa che debba continuare a unirci combattendo tutto ciò che quotidianamente cerca di allontanarci e dividerci".

Sicurezza e viabilità

La tappa partirà da Ivrea alle 11.30 e arriverà a Como tra le 16.56 e le 17.33. 
Sulla questione sicurezza "non ci sarà nulla di imprevisto - ha assicurato l'assessore Marco Galli- stiamo lavorando per non lasciare nulla al caso". A nome delle forze dell'ordine impegnate ha parlato il vicequestore Eliseo Nicoli: "Che sia solo giorno di sport e non ci sia altro che possa turbare. Il 26 maggio è un giorno difficile per la coincidenza di più eventi. I lavori sono già cominciati con riunioni in prefettura, altre organizzate in questura. Stiamo facendo il conto delle esigenze e delle risorse".

I ciclisti presenti

Vegni ha confermato la presenza di campioni quali Vincenzo Nibali, Alejandro Valverde, Mikel Landa, Tom Dumoulin. Insomma, una partecipazione ai massimi livelli.

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