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Martina, Greta e Sara, le terribili Girlpower: sfrecciano sui kart senza paura

Il team comasco tutto in rosa. E hanno solo 8 e 9 anni

Ogni fine settimana saltano sopra i loro go kart e iniziano a sfrecciare: accelerate, staccate e poi giù di nuovo a tavoletta lungo rettilinei che a molti farebbero impallidire dalla paura. Loro sono tre ragazze, anzi, tre bambine che a differenza delle loro coetanee hanno preferito i motori alle bambole. Si sono ritrovate per caso a gareggiare insieme nella categoria "60 Accademy" e, unite dall'amicizia, hanno deciso di formare un team di sole femmine. Martina Pruneri (9 anni) di Cassina Rizzardi, Sara Cimatti (9 anni) di Casnate con Bernate e Greta Galliani (8 anni) di Santa Maria Hoè sono le terribili e temibili Girlpower Team.
"La loro - spiega Alessandra Nociti, mamma di Martina - è una passione sana, nata spontaneamente. Si potrebbe pensare che siano state indotte a praticare questo sport dai loro papà, ma non è così. Si sono avvicinate da sé al mondo dei motori e quando saltano sui kart si vede proprio che sono divertite, felici e appassionate".

Martina, Greta e Sara: le Girlpower Team

Uno sport insolito per tre bambine che qualcuno non esiterebbe a definire pericoloso. "Ma non è così - ci tiene a precisare la mamma di Martina - altrimenti noi madri saremmo le prime a imporci perché non corrano. Invece tutto avviene in sicurezza. Prima di inziare a girare ufficialmente sui kart le ragazze hanno dovuto prendere la licenza ACI. Poi bisogna dire che hanno dei bravissimi istruttori che le insegnano tutte le norme di sicurezza da rispettare in pista. Però è vero, anche per noi genitori è molto emozionante vederle girare sui circuiti e qualche volta il cuore ci balza in gola perché sono pur sempre le nostre bambine e un'uscita di pista ci fa sempre un po' paura".

Per il momento le Girlpower corrono in un campionato non competitivo, o meglio, non agonistico, nel senso che non esistono vincitori. Il loro kart della categoria 60 Accademy è depotenziato, ma questo sarà l'ultimo anno prima di approdare alle vere e proprie competizioni ufficiali. "Dobbiamo molto a una squadra che ci ha praticamente adottate - aggiunge Alessandra Nociti - cioè il Black Hawk Racing Team di Anton Turri: i loro meccanici ci hanno spesso aiutato e non hanno risparmiato piccoli e grandi consigli per trasmettere un po' della loro esperienza alle nostre Girlpower".

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