Pallacanestro, Milano si aggiudica il derby: Cantù perde 93 a 77

Non ce l'ha fatta ad aggiudicarsi il derby, anche se ha cercato comunque di farsi valere senza mollare: la Red October Cantù esce sconfitta dal Mediolanum Forum di Assago, 93 a 77 il risultato finale a favore dell'Olimpia Milano nel derby numero 160 tra le due squadre.
Risultato meritato dai milanesi, anche se Cantù non ha mai mollato il colpo, tanto che a cinque minuti dalla fine era sotto soltanto di 5 punti. 
Non è bastato per portare a casa la partita. Serata negativa per Randy Culpepper (12 punti) e Andrea Crosariol (6 punti), alla Red October non basta neanche un buon Charles Thomas da 20 punti. Milano invece è trascinata dai 23 punti di Andrew Goudelock.
Quello che è mancato, secondo coach Sodini, è stato l'approccio alla partita, che doveva essere forte fin da subito: «Non sono contento del nostro approccio alla partita - ha detto al termine della gara - i primi due quarti non mi sono piaciuti per niente. Nel primo tempo non siamo mai stati aggressivi, non riuscendo a chiudere tante linee di passaggio degli avversari. Abbiamo fatto tanti errori, soprattutto negli accoppiamenti difensivi. All’intervallo Milano aveva realizzato 50 punti pur non facendo grandi cose, mi permetto di dire che ci sono riusciti più per i nostri demeriti che per meriti loro».
Nella ripresa le cose sono migliorate: «Nella ripresa ho sicuramente apprezzato l’approccio dei miei giocatori, negli spogliatoi non c’è stato neanche bisogno di alzare la voce, erano già arrabbiati di loro. Sono particolarmente dispiaciuto perché la mia è una squadra che genera sempre emozioni e che sputa sangue sul parquet, oggi però non siamo stati capaci di farlo. La partita è girata in negativo nel momento in cui Chappell ha speso il suo quarto fallo personale dopo aver preso un tecnico, un giocatore esperto come lui non deve cadere in questi errori. Resto comunque concentrato sui nostri obiettivi – conclude l’allenatore della Red October - ad inizio stagione figuravamo all’ultimo posto di tutti i ranking, ci davano come la sedicesima squadra su sedici partecipanti, penso che invece stiamo facendo un ottimo lavoro».