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Cantù perde gara 6 contro Roma: 69-74

La Lenovo cede in casa all'Acea Roma per 69-74: serie in perfetta parità sul 3-3 e giovedì sera al PalaTiziano la sfida decisiva. Peccato. Ma quella di stasera non è stata la solita Lenovo: timorosa, imprecisa, distratta e forse anche troppo...

La Lenovo cede in casa all'Acea Roma per 69-74: serie in perfetta parità sul 3-3 e giovedì sera al PalaTiziano la sfida decisiva. Peccato.

Ma quella di stasera non è stata la solita Lenovo: timorosa, imprecisa, distratta e forse anche troppo convinta di potercela fare. Invece Roma non era ancora morta e lo ha dimostrato con una prova non eccezionale, ma comunque ordinata e più convincente. Roma cambia l'approccio alla gara: nelle precedenti era stato un inizio ad handicap, stavolta la truppa di Calvani tiene botta e la Lenovo fa più fatica del solito. A metà tempo è 7-6 per i brianzoli che hanno nelle palle perse il consueto tallone d'Achille. Due bombe di fila di Ragland e Mazzarino portano al primo consistente vantaggio di Cantù (17-10) a un minuto dalla fine. L'Acea ha sempre Datome in grandissima difficoltà per la marcatura perfetta di Brooks e il canestro diventa una terra promessa. Solo un paio di disattenzioni riportano gli ospiti più vicini (19-14).

Si ricomincia e Roma aggiusta la mira: prima D'Ercole e poi Goss colpiscono dalla lunga (22-21), mentre la Lenovo d'un tratto di scompone e va in confusione (26-28 al 15'). Trinchieri trova punti dalla panchina con Tabu e soprattutto Mancinelli che con una schiacciatona fa esplodere il Pianella (32-28) e ridà fiato ai compagni. Il Mancio dà spettacolo anche in difesa su Lorant e sotto canestro: un giocatore completamente diverso da quello visto nelle ultime uscite, ment Aradori è meno mortifero del solito. Il tempo si chiude con la Lenovo avanti di tre sole lunghezze (38-35).

Dopo l'intervallo lungo l'Acea rimette la testa davanti (40-41) anche perché i terminali offensivi di Cantù sono evanescenti, in particolare Aradori in grande difficoltà dal perimetro. La Lenovo si affida così a Leunen (cinque punti di fila) ma il suo gioco non ha fluidità ed è poco incisivo. Trinchieri rimette sul parquet Mancinelli e Tabu ma la scossa sembra non arrivare (49-50 al 28') e il tempo si chiude con i canturini avanti di una sola lunghezza (51-50). In apertura dell'ultima frazione tegola per Trinchieri: Ragland commette ingenuamente in attacco il quarto fallo e deve tornare in panchina. La gara è palpitante, ma Cantù regala troppo a rimbalzo a Lawal che pulisce i tabelloni anche in attacco. Tre sanguinose palle perse dei brianzoli aprono la strada a una piccola fuga di Roma (55-59 a metà tempo). È una fase di grande concitazione con i padroni di casa che perdono Ragland per falli e sono in crisi completa con soli 6 punti segnati in sette minuti. A 100 secondi dalla fine l'Acea ha in mano la partita: 62-69, frutto della precisione di Goss decisivo in questo quarto. Il finale non è per deboli di cuore: Leunen mette una bomba, mentre dall'altra parte Taylor sbaglia, Cantù segna ancora con Tyus che prende un rimbalzo offensivo (69-71 a 30 secondi dalla fine). Sul fronte opposto grande penetrazione di Goss che mette in freezer la vittoria. Finisce 74-69 per Roma e adesso si torna nella capitale per l'ultimo decisivo atto di questa stupenda serie.
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