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La Ticosa come Central Park (in Fuga da New York)

Como tra fantascienza e realtà

Mentre almeno i Giardini a lago sembrano avviati ad avere un nuovo volto entro il 2023, l'eterna Ticosa mostra tutti i segni del suo degrado. Un abbandono che ha però, paradossalmente, i suoi aspetti positivi. Succede infatti che la natura, zitta zitta, abbia preso lentamete ma inesorabilmente il sopravvento. Un dominio che, non contrastato dall'uomo, ha persino un suo fascino. E, con un po' di fantasia, si possono avere anche visioni che riportano involontariamente fino a New York.

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Lo skyline non sarà lo stesso ma non è poi così strano se Lorenza Ceruti, che ha l'occhio puntuale e attento dell'architetto e del fotografo, ci abbia offerto una nuova prospettiva della Ticosa che riporta alla memoria addirittura Central Park. Magari non così "pettinato" come quello della Big Apple di oggi ma un po' più aderente a quello fantascientifico della celebre pellicola diretta da John Carpenter, 1997: Fuga da New York. Una mezza giungla postatomica con tanto di laghetto dal quale ti aspetti possa emergere all'improvviso Jena Plissken. 

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