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Sabato, 20 Aprile 2024
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Storie di vecchi binari abbandonatI: la ferrovia della Valmorea

Il capolinea di Rodero venne soppresso con lo scoppio della seconda guerra mondiale

La ferrovia della Valmorea, che attraversa anche il Parco della Valle del Lanza, era una linea ferroviaria internazionale gestita dalle Ferrovie Nord Milano che alla sua massima estensione collegava Castellanza, in provincia di Varese, a Mendrisio, nel Canton Ticino passando appunto da Valmorea, in provincia di Como. Progressivamente depotenziata e dismessa entro il 1977, è stata parzialmente riattivata limitatamente alla tratta Malnate Olona-Mendrisio, onde operarvi episodici servizi turistici con trazione a vapore. La tratta Stabio-Mendrisio è invece passata in gestione alle FFS, che l'hanno mantenuta in esercizio dapprima per soli servizi merci, poi dal 2014 (previo raddoppio del binario ed elettrificazione) di nuovo per servizi passeggeri, nel quadro della rete celere del Canton Ticino e della nuova ferrovia Mendrisio-Varese.

La concessione per la costruzione e l'esercizio della Castellanza-Malnate fu ottenuta dalla Società Anonima per la Ferrovia Novara-Seregno (FNS) che già aveva in concessione l'infrastruttura della linea omonima. Il primo tratto, da Castellanza a Cairate, fu aperto il 18 luglio 1904. Il 31 dicembre 1915 fu inaugurata la tratta da Cairate-Lonate Ceppino a Malnate, autorizzata con regio decreto n. 18 del 5 gennaio 1913 e il 31 dicembre 1915 fu la volta della sezione fino a Valmorea che comprendeva la caratteristica stazione di Malnate, nei pressi del quale veniva sottopassata la Saronno-Laveno. L'anno successivo, l'esercizio della linea fu ceduto dalla FNS alle Ferrovie Nord Milano. Frattanto si era costituita una società ad hoc con il compito di costruire il tronco ferroviario sul territorio svizzero. La Valmorea-Mendrisio fu aperta il 28 giugno 1926 conferendo all'intera linea la funzione di importante via di comunicazione internazionale.

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Nel 1928, su ordine del governo fascista, la ferrovia fu fatta terminare a Valmorea, chiudendo la frontiera italo-svizzera di Santa Margherita di Stabio. In territorio svizzero la ferrovia rimase in uso come raccordo industriale per soli servizi merci. Privata ormai la linea della sua funzione di collegamento internazionale, nel 1938, il capolinea dei treni passeggeri fu arretrato a Cairate, mentre le merci proseguivano fino a Malnate. L'anno successivo il capolinea della ferrovia fu posto a Castiglione Olona.

Il servizio passeggeri fu chiuso definitivamente nel 1952. Il 16 luglio 1977 anche il traffico merci fu soppresso in conseguenza della chiusura della Cartiera Vita Mayer di Cairate, principale cliente del servizio, e dello scarso interesse delle altre aziende della valle a mantenere in esercizio la linea ferroviaria. In seguito più volte venne prospettata la riapertura della linea, portando nel 1980 ad un apposito stanziamento per il relativo studio. Nel 2010 la stazione di Castellanza, ubicata in Piazza XXV Aprile, fu dismessa in seguito all'apertura della tratta che attraversa l'omonimo comune in sotterranea e sostituita da un nuovo impianto, sempre sulla linea Novara-Seregno, ubicato in Via Morelli.

Dal 1º dicembre 2008 al 31 maggio 2014, la tratta Mendrisio-Stabio venne interessata dai lavori di raddoppio ed elettrificazione connessi alla nuova ferrovia Mendrisio-Varese; nell'ambito di tale progetto, dal 2014, come detto, la tratta Stabio-Mendrisio è percorsa dai treni suburbani dai treni effettuati da TiLo in servizio sulla Rete celere del Canton Ticino, i quali dal 2018 (previa attivazione dell'intera nuova linea internazionale) proseguono da e per Como, Bellinzona e l'aeroporto di Malpensa.

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Servizio turistico

Un ponte sul tratto di ferrovia recuperato a uso turistico, nei pressi della stazione di Rodero. Nel 1990 ebbe inizio un progetto di recupero a fini turistici della linea a opera del Club del San Gottardo, in seguito supportato dall'Associazione Amici della Ferrovia Valmorea, nata nel 2005 che portò alla riapertura, nel 1995, della tratta confine di Stato-casello 14 di Rodero, seguita nel 1996 dalla Rodero-Valmorea, nel 2003 della Valmorea-Cantello e infine il 12 maggio 2007 della Cantello-Malnate. Sulla tratta venivano effettuati treni speciali periodici effettuati con composizioni formate da una locomotiva E3/3 ex FFS[10], tre carrozze passeggeri della Gotthardbahn, anch'esse d'epoca, e un carro merci chiuso K2. Dal 2010 un percorso ciclabile affianca per buona parte il sedime ferroviario tra Castellanza e Castiglione.

Demolizione

La linea ferroviaria per il tratto Malnate Olona - Bizzozero - Gurone fu demolita per l'impossibilita di utilizzo poiché vi era la creazione della diga di Gurone, inaugurata nel dicembre 2009. La diga avrebbe causato una zona di allagamento controllato che avrebbe sommerso la linea ferroviaria e i Mulini di Gurone, motivo per cui è stato costruito il terrapieno a forma circolare dei mulini.

Proposte di riattivazione totale

Esiste da tempo la proposta di procedere alla riattivazione totale della ferrovia fino a Castellanza. A giugno 2020 viene svolto un incontro tra i sindaci dei Comuni toccati dalla linea e alcuni consiglieri della Regione, dove è stato presentata un'ipotesi di ripristino totale della linea con l'utilizzo di treni ad idrogeno; a fine 2020 l'ipotesi di riattivare totalmente la linea, come trasporto transfrontaliero ma anche in chiave turistica, avanza in sede Regionale.

La Stazione di Valmorea

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La stazione di Rodero-Valmorea, posta lungo ferrovia Castellanza-Mendrisio a servizio del comune di Rodero, fu dismessa nel 1938 e, nel 1996, riattivata quale località di sosta di treni turistici. L'impianto venne attivato il 31 dicembre 1915 contestualmente all'inaugurazione della tratta da Cairate-Lonate a Valmorea, avvenuta a cura della Società Anonima per la Ferrovia Novara-Seregno (FNS).

L'11 dicembre 1938 il capolinea della ferrovia fu arretrato a Malnate in conseguenza degli eventi correlati con la seconda guerra mondiale e la stazione di Valmorea venne conseguentemente soppressa. Nel 1996 l'impianto fu riattivato al fine di attestarvi provvisoriamente un servizio di treni turistici dalla Svizzera, divenendo provvisoriamente stazione di testa fino al 2003 quando il binario fu prolungato fino a Cantello.

La stazione comprendeva un fabbricato viaggiatori di modeste dimensioni e un deposito locomotive adiacente alla stessa, demoliti nel 1991. Il fabbricato viaggiatori originario fu sostituito in occasione della riapertura del tratto (1996) con un prefabbricato adibito a biglietteria durante i giorni di effettuazione del servizio turistico e fu distrutto da un incendio doloso nel 2010. A oggi nello spiazzo della stazione rimane solo il binario principale più gli scambi per il raddoppio ed un ulteriore scambio per il binario tronco.

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