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Como, turismo fuori controllo: "Tra un po' sarà impossibile andare al lavoro"

La lettera

Il Como Lake gode oramai da anni di una fama mondiale come meta turistica prediletta di molte star italiane e straniere, attratte dalla innegabile bellezza del lago e delle ville, dei borghi e della natura. Ma oltre ai così detti vip, sono moltissimi anche i turisti di prossimità che arrivano a Como anche solo per un giorno. Il problema è sempre lo stesso. Ci si gira intorno ma ancora non si trovano soluzioni per parcheggi, folla e l'effetto Venezia sembra prendere vita anche qui. E per chi a Como e dintorni ci vive, la vita anche nella sua quotidianità più spicciola diventa complicata. Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni di Valentina: 

"Como, 04 giugno 2023.

Buongiorno, Sono appena stata in stazione centrale, sul video delle partenze alcuni treni erano cancellati e nonostante l'orario era già abbastanza affollata. Con un trolley da trascinare fino al binario perché non esiste uno scivolo, fatto anche solo di assi per poter percorrere la scala di ingresso) faccio delle riflessioni, non nuove oggi come oggi. Città invasa da turismo di massa, se lo fai presente la risposta è: non vi va mai bene nulla. Se non lo fai presente: è uguale.

Centinaia di persone che invadono la città in ogni dove, ma la città è sempre quella, la Como che una volta non sapeva cosa fosse un tavolino fuori dal bar, la Como che al posto dell'attuale "Rimini" in piazza Volta, vi era un parcheggio. Sembrano passati secoli e invece si cambia, e questo è un bene ma bisognerebbe anche [ evolvere ].

Mancano parcheggi, problema già esistente ora solo amplificato da tutte le automobili provenienti dal esterno. Mancano parcheggi attrezzati per i pullman turistici, la risposta sarebbe sono dislocati in via Regina, certamente, senza un servizio igienico disponibile, senza poter solo sciacquare le mani, o avere una macchinette per un caffè o una bottiglietta di acqua, certo lì sotto c'è un discount, non segnalato. Pullman allo stadio, circa 6 alla volta per scaricare 300 persone che non sanno dove muoversi poiché la mappa di Como deve essere stata disegnata con una lente di ingrandimento e prima che capisci dove sei o dove devi andare ti appare davanti il lago che ti rassicura: Benvenuto a Como, perché è lui il motivo della visita. Il traffico con tempi di percorrenza insostenibili per un tratto di 4/5 km da Blevio a Como, con ambulanze incastrate in via Torno come su una pista di auto scontri senza poter fare il proprio lavoro. Inquinamento e rumori fanno parte del programma 2.0 Parcheggi privati a costi esorbitanti che creano colonna e disagi in tangenziale, così come in via Auguadri. La cosiddetta vasca talmente invasa di nuotatori che diventa difficile raggiungere la scaletta e quindi ti trovi immerso nella folla o vai in quella direzione o apriti cielo! Per non elencare le difficoltà sulla Regina.

Volevate il turismo? Eccolo, accontentati! Peccato che non sia ampliata la città, i parcheggi, i servizi, peccato che le ambulanze saranno sempre lo stesso numero e lo stesso vale per sanitari, medici e volontari che si devono arrabattare nel traffico per dare aiuto, Peccato che la questura è una, con lo stesso numero di impiegati, di forze del ordine e di pattuglie disponibili, con la differenza che devono supportare traffico, sicurezza, ordine e magari qualche denuncia in più. Anche il numero di taxi non credo sia aumentato perché se componi il numero per averne uno stai in attesa fino a quando non si sa, i costi sono quelli che sono, alcuni non accettano carta di credito, animali domestici etc.

In compenso sono arrivati i cosiddetti NCC, con i loro bei Van neri sempre lindi e si spera in regola. Il Duomo con entrata esclusiva per i turisti, a pagamento e la povera "rana" rassegnata ad essere solamente una via d'uscita. Se la città potesse parlare, avrebbe molto da dire o da ridire, ma non lo può fare e allora mi permetto di farlo io, in queste righe, con il mio pensiero che può essere condiviso o meno ma rimane la realtà quotidiana, sì al turismo, evviva il turismo ma ben organizzato altrimenti ad agosto sarà impossibile anche raggiungere il luogo di lavoro, e di tutto questo tran tran l'unica categoria felice e soddisfatta resterà quella di hotel, bar e ristoranti che nonostante tutto, a fine stagione( se mai ci sarà), dirà il bilancio è positivo ma ci aspettavamo di più, perché si sa il Comasco si lamenta, a volte per nulla, a volte solo perché vorrebbe un turismo più intelligente e non si tratta di giunta o si Sindaco ma di organizzazione generale, quella che manca e ahimè mancherà sempre se ognuno penserà sempre e solo al proprio orticello. Buona domenica, V. T.".

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