Como come Ostia lido, i divieti di balneazione sono poco visibili
Nuova segnalazione per quelle che, nonostante i divieti, sta ormai diventando più che una abitudine "Ieri - ci scrive Giordano - mi sono trovato a passare nei pressi del Tempio Voltiano e mi sono trovato davanti allo spettacolo di una frotta di turisti che facevano il bagno (parecchi anche vestiti di tutto punto). La cosa mi era nota da tempo ma non l'avevo mai vista di persona. Mi sono venute in mente delle riflessioni. Io da Comasco so che vicino al tempio si trova la foce del torrente Cosia e che l'acqua non sia proprio pulitissima, per usare un eufemismo. Infatti l'acqua , nonostante il lago mosso, era di un bel colore marrone. So bene che ci sono dei cartelli di divieto, li ho cercati ma sinceramente a mio parere sono davvero poco visibili. Mi metto nei panni degli inconsapevoli turisti che ansiosi di fare un bel bagno di sicuro non si pongono troppe domande Si fa un gran parlare della pericolosità del lago ma a mio parere chi di dovere dovrebbe impegnarsi un po' di più per fare rispettare le regole".
"Io - aggiunge Giordano - mi sono fermato per più di un'ora e non ho visto nessun tutore dell'ordine. Poco prima mi sono anche fermato nei prospicienti giardini a lago e ho visto passare ben due auto di pattuglia ma si sono limitate a transitare senza fermarsi... Probabilmente chi era a bordo non era a conoscenza del fatto che ad una cinquantina di metri c'è una spiaggia abusiva con tanto di divieti che nessuno a quanto pare si premura di fare rispettare Come città dobbiamo imparare ad essere accoglienti così i tanto preziosi turisti potranno tornare ai loro paesi dicendo di aver fatto un meraviglioso bagno nel lago più bello del mondo... Magari avendo come ricordo una bella dermatite. Chiudo dando un consiglio all'amministrazione: Per i cartelli di divieto due soluzioni O metterli più visibili o altrimenti toglierli così almeno eviteremmo di dare l'impressione per l'ennesima volta che l'Italia sia un paese dove le regole si possano impunemente non rispettare".