Rifugio Prabello, il guardiano del Sasso Gordona
Lassù tra le montagne che proteggono il lago di Como
Il Rifugio Prabello fu costruito verso la fine del 1800 con l’idea di farne un albergo per la villeggiatura altolocata, successivamente, all’inizio del secolo scorso, con la costruzione delle Linea Cadorna, Frontiera Nord del sistema difensivo italiano, è stato trasformato prima in ricovero militare per i lavoratori delle trincee e successivamente in Caserma della Guardia di Finanza italiana, diventando punto strategico di controllo della frontiera nord e base per le attività di controllo sulle attività di contrabbando. La struttura è stata successivamente dismessa dalla storica funzione di caserma alla fine degli anni ‘70 e dopo diversi anni di abbandono, negli anni ‘80, è stata presa in custodia prima dalCAI di Como e in seguito dalla Sottosezione CAI Monteolimpino che ha effettuato lavori di restauro e migliorie per la messa in sicurezza e recupero funzionale. Il rifugio è sempre stato gestito da volontari soci del Cai di Monteolimpino, fatta eccezione per una pausa di 2 anni, 2005 e 2006, in cui la struttura è rimasta chiusa.
Dove
Il Rifugio Prabello si trova in provincia di Como, posto sullo spartiacque tra la Valle Intelvi e la valle di Muggio al confine tra Italia e Svizzera. La struttura sorge circondata da un incantevole paesaggio che spazia verso il lago di Como, la Val d’Interlvi, le Grigne, il Legnone, il Monte Generoso, il Pizzo Badile, il Pizzo dei Tre Signori ed il Bernina. Il rifugio offre diverse possibilità di gite ed escursioni con itinerari storici, naturalistici e didattici. Il rifugio è punto d’appoggio della prima tappa dell’itinerario della Via dei Monti Lariani.
Pernottamento e Ristorazione
25 posti letto, divisi in letti a castello e matrimoniali. Piatti tipici della tradizione locale, con prodotti a km0, cucina semplice familiare.
La struttura
Al piano terra le due sale da pranzo, la cucina, la terrazza estiva, i bagni con le docce, la legnaia, la dispensa e la cantina. Al primo piano si trovano le due ampie camerate per gli ospiti, più quelle dei custodi. Infine al secondo piano un magazzino e l’area degli impianti di alimentazione elettrica, fotovoltaica ed eolica. Il rifugio provvede al suo fabbisogno idrico attraverso la captazione delle piogge raccolte dal tetto che vengono stivate in due cisterne interrate. Le acque non sono trattate e quindi potabili, il rifornimento per uso alimentare avviene a valle.
Il fabbisogno energetico è affrontato attraverso un sistema fotovoltaico a batterie. Una serie di pannelli solari collegati ad un parco batterie, di circa 1000w, permette sia l’illuminazione della struttura che l’utilizzo delle apparecchiature elettriche. In caso di assenza di sole e quindi di produzione fotovoltaica il sistema è dovra essere supportato da un generatore diesel che integrerà le richieste. Il riscaldamento del rifugio avverrà tramite combustione di legnami della valle d’Intelvi attraverso un termocamino, termosifoni collegati ad esso, tanck di accumulo, ecc.. per permette un riscaldamento sufficiente della struttura. Attraverso queste caratteristiche strutturali si vuole promuovere la possibilità di una gestione sostenibile, senza sprechi energetici e a basso impatto ambientale.
Quando
Il Rifugio è aperto tutto l’anno il sabato e la domenica. Dal 18 Giugno al 5 Settembre tutti i giorni!