Ponte del Passo: la storia del "braccio militare" sul fiume che si getta nel lago di Como
Le tre arcate sul Mera che uniscono Sorico e Gera Lario: viaggio nelle architetture costruite sul magico paesaggio lariano
Il ponte del Passo è un'infrastruttura stradale che collega le due sponde del fiume Mera all'altezza del Pian di Spagna tra i comuni di Sorico e Gera Lario. Originariamente sorgeva un poco più a nord ed era costituito da struttura in traversine d'acciaio poggianti su due pilastri nel fiume Mera. Della costruzione risalente alla seconda metà dell'800 non restano che i piedritti sulle opposte sponde.
Il nome deriva dal toponimo “Passo d'Adda” che impone di chiarire innanzitutto che fino a buona parte del XIX secolo in quel punto non si superava il Mera ma l'Adda, finché questo non fu deviato verso Colico e secondariamente che non esistevano ponti, ma c'era un servizio di “passo” o traghetto, in origine di semplici barche, poi organizzato più sistematicamente con un servizio di “porto volante”.
La storia
Durante la fasi finali della seconda guerra mondiale il Ponte del Passo era costantemente sorvegliato dalla II Legione della Guardia Nazionale Repubblicana di Frontiera onde evitare venisse minato. Dopo il 25 aprile 1945 il presidio della "Confinaria" nei pressi e probabilmente sul Ponte del Passo stesso, fu assaltato dai partigiani. Lo scontro cessò quando, tramite il parroco di Gera Lario, don Ernesto Gusmeroli, fu offerta una resa onorevole che garantiva l'incolumità dei militi controfirmata dallo stesso parroco e dal comandante della guardia di finanza Scappin che era passato con i partigiani. Ma una volta arresisi, i firmatari si disinteressarono dei prigionieri abbandonandoli al loro destino. Soltanto il sindaco Venturino Noghera, intuita la situazione, riuscì a portare via i cinque militi più giovani per salvarli. Gli altri prigionieri, rimasti in nove, furono assassinati la notte tra il 2 e il 3 maggio. Quando i corpi furono rinvenuti fu nuovamente il sindaco Noghera che si occupò di dare loro sepoltura. Idealmente il Ponte del Passo rappresentava inoltre il limite di competenza della 52ª Brigata Garibaldi "Luigi Clerici". Sul Ponte venne eseguita l'ultima perquisizione della colonna militare tedesca al comando del capitano Hans Fallmeyer dopo che Mussolini fu arrestato a Dongo.
L'architettura
Il Ponte del Passo venne progettato in un'ottica militare; infatti la struttura fu dimensionata per sostenere il transito di una fila di carri armati. Questo tipo di carico bellico non avvenne mai e l'ottima fattura del Ponte del Passo sorregge da più di ottant'anni un sempre più crescente traffico veicolare. Nel 1935 iniziarono i lavori di costruzione che terminarono nell'estate 1938 con solenne cerimonia d'inaugurazione. La struttura portante è in cemento armato sorretta da tre coppie d'arcate con profilo a cicloide poggiate su due pilastri in muratura gettanti la fondamenta direttamente nel fiume Mera. Il piano viario scorre sotto i sei archi di sostegno ancorato ad essi con tiranti. L'impalcato è sospeso all'arco mediante elementi verticali sollecitati a trazione e chiamati pendini o tiranti. La travata d'impalcato è solidale con le estremità dell'arco ed equilibra in toto o parzialmente le componenti orizzontali delle azioni trasmesse dall'arco; questo tipo di struttura prende il nome di "arco a spinta eliminata" e consente di trasferire sul terreno minime o nulle azioni orizzontali. Viene considerato il "gemello" del ponte sull'Adda di Brivio per la loro struttura molto simile.
La ciclopedonale
Nel 2019 è stato poi completato l'assemblamento dei tre moduli che costituiscono la pista ciclopedonale tramite l’impiego di tre gru che hanno posato la struttura sui supporti realizzati sulle pile del ponte. La passerella è lunga 100 metri e larga 2 metri ha consentito di completare il tracciato ciclopedonale già esistente che corre lungo tutta la sponda di Sorico e si collega con i tratti di Gera Lario, Vercana e Domaso.
Il fiume Mera
Il fiume Mera nasce all'inizio della Val Maroz (anche detta Val Marozzo in italiano) in Svizzera, nel cantone dei Grigioni percorrendola nella sua interezza ed entrando nella Val Bregaglia nei pressi di Casaccia, dove riceve le acque del fiume Orlegna poco più a valle. Quest'ultimo è un fiume di 12 km che si origina dalla Valle del Forno sopra il Passo del Maloja per poi percorrere il primo tratto della Val Bregaglia dal sopracitato Passo del Maloja fino alla confluenza nel Mera. La Mera prosegue poi il suo corso entrando nel lago di Löbbia, scorrendo poi in direzione ovest verso Chiavenna e attraversando il confine in corrispondenza della dogana di Castasegna/Villa di Chiavenna.
Arrivata a Chiavenna piega verso sud e riceve le acque del torrente Liro dalla Valle Spluga in corrispondenza del confine comunale tra Mese, Prata Camportaccio e Chiavenna. Pochi km più a sud riceve anche le acque degli importanti torrenti Schiesone e Boggia, provenienti rispettivamente dall'omonima valle parte del comune di Prata Camportaccio e dalla Val Bodengo nel comune di Gordona. Continua poi suo corso nella Piana di Chiavenna sino al lago di Mezzola, di cui è il maggior immissario e l'unico emissario. Scarica quindi le sue acque attraverso il vecchio letto dell'Adda, superando il Pian di Spagna e il laghetto di Dascio e gettandosi infine nel Lago di Como tra i comuni di Sorico e Gera Lario.