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Venerdì, 29 Marzo 2024
social Passeggiata Lino Gelpi

La passeggiata romantica, selfie sul lago di Como in cornice di glicine

Ancora oggi bisogna ringraziare un sindaco visionario come Lino Gelpi

La passeggiata pedonale Lino Gelpi, che offre emozionanti panoramiche del lago di Como oltre che una vista privilegiata sulle numerose ville neoclassiche disposte lungo il suo percorso, è figlia di una bella storia di politica cittadina. Fu infatti creata nel 1959 grazie al volere dell’allora sindaco di Como Lino Gelpi, in carica dal 1956 al 1970, che ebbe l'ardire di sfidare i proprietari dei terreni in nome del bene pubblico. L’obiettivo, raggiunto non senza forti resistenze e polemiche, era quello di progettare una “passeggiata romantica” regalando ai cittadini un panorama ricco di stupendi scorci e di eleganti opere architettoniche.

lago como villa olmo fiori mp-2

E ancora oggi quel tratto di passeggiata rimane uno degli angoli più belli della città, soprattutto in questa stagione con il glicine in fiore e le nuove aiuole arredate come davvero non si vedeva da tempo. Non è infatti un caso che decine di turisti italiani e stranieri in questi giorni si portino a casa uno splendido selfie del nostro Lario incorniciato dalle coloratissime e profumate fioriture di primavera. Insomma, da oltre sessantanni, la passeggiata Lino Gelpi rimane un porzione immacolata di Como di cui andare fieri.

patria villa olmo mp

Poi ci sono le sontuose dimore che si incontrano in questo itinerario romantico. La prima che è Villa Scacchi-Carminati, una piccola villa decorata da un duplice loggiato e coronata da statue e putti, costruita tra il 1790 e il 1793; la seconda che si trova lungo il tragitto è Villa Saporiti: oggi è sede della Provincia, così come della successiva Villa Gallia, realizzata nel 1614 dall’abate Marco Gallio. Si prosegue poi con Villa Parravicini Revel, dalla monumentale architettura in stile neoclassico e con un bel giardino all’italiana, e con Villa Volontè, costituita da un’incantevole veranda. Alla fine della passeggiata si trova quindi la maestosa Villa Olmo, dove è ormeggiato il povero Patria. Progettata dell’architetto Simone Cantoni, e commissionata dal marchese Innocenzo Odescalchi in stile neoclassico, con il suo immenso parco rimane uno dei simboli più imponenti della città.

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