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Sabato, 20 Aprile 2024
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Il Gin della Madonna nasce a Mariano Comense, insieme al San Ginnaro e al Sant'Ambrogin

Opificio Cattaneo, sapore, colore e fantasia: dal Limoniano al Taac, dall'Amaro del Mega Direttore Galattico ai liquori per lo Spritz. In una parola "giniali"

Negli occhi di Simone Cattaneo si legge tanta passione. Una passione totalmente riversata nelle sue originalissime bottiglie, piene di sapore, colore e fantasia. Una gamma di liquori artigianali prodotti utilizzando solo materie prime di qualità, senza nessun aggiunta di aromi, conservanti e coloranti, fatti come si faceva una volta. In più ci sono solo le sue etichette davvero sorprendenti e tanta voglia di far sorridere appagando anche i palati più esigenti. C'è la linea Religin, ovviamente dedicata al mondo del gin, in cui spiccano tre nomi tanto geniali quanto irriverenti: il Gin della Madonna, il San Ginnaro e il Sant'Ambrogin. Poi ci sono i liquori da aperitivo, nei cinque differenti aromi della Spritzeria Cattaneo, e infine i sette amari e liquori con ricette innovative e mai banali nella loro rivisitazione dei grandi classici: il Limoniano,  il Mirto Tropicale, il Taac, l'Amaro del Mega Direttore Galattico, l'Amaro della Nonna, il Curbat, l'Amaro del Lago di Como, il Caporetto.

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Quella di Simone è una storia giovanissima, nata poco tempo. Tuttavia il successo non arriva mai per caso: "Arrivo dal mondo dei locali, dei bar. Ho iniziato con mio fratello, poi appena finite le scuole ho avviato il mio primo locale a Cantù e per 18 anni sono stato dietro il bancone. In questo lungo tempo è nata la passione per le bottiglie: non essendo un grande bevitore, ero attratto più dalla parte estetica, ed è stata quindi la bellezza delle bottiglie a farmi pensare che un giorno avrei creato qualcosa di mio oltre al bar. Non arrivando da una famiglia che faceva questo di mestiere e non avendo enormi capitali da investire, ho iniziato a informarmi sulla liquoristica italiana. Ben presto ho capito che tutto sommato era un'impresa fattibile, che non necessitava di grandi attrezzature, soprattutto se si pensa ad un un taglio artigianale e naturale. Non esistendo una scuola specifica, mi sono informato, ho visitato qualche liquorificio e iniziato soprattutto a fare prove, a far assaggiare ai miei clienti i primi esperimenti nel mio ultimo locale, La Bottega di via Piave, poi trasformata in Spritzeria Cattaneo, da cui è nato anche il nome della mia prima linea di liquori". 

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"Ovviamente - ricorda Simone - il processo è stato molto lungo, prima che mi sentissi in grado di proporre le mie ricette ci sono voluti anni. Poi, inevitabilmente, mi sono dovuto scontare con la parte burocratica, che in questo settore è particolarmente complicata. Alla fine ero comunque deciso ad aprire il mio primo liquorificio con l'idea iniziale di unire questa nuova attività a quella del bar, quindi produzione e somministrazione. Tuttavia, per diversi problemi sempre di origine burocratica, non ho trovato la location adatta e ho così deciso di vendere il mio locale e di dedicarmi solo alla produzione di liquori. Ho trovato un laboratorio, che era stato quello di uno storico calzolaio di Mariano Comense, l'ho sistemato, dedicando una parte anche alla degustazione, e sono partito".

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"Ho fatto delle prime prove - aggiunge Simone - riservate ai tanti amici del settore conosciuti negli anni, e capisco che può funzionare. Allora mi sono rinchiuso in laboratorio per cercare di affinare alcune cose che avevo capito dovesse migliorare e infine a ottobre del 2021 sono uscito con la mia prima linea pensata per gli Spritz, che resta il cocktail più bevuto in Italia. La mia idea era quella di creare ingredienti alternativi alla classica ricetta e devo dire che sono stati tutti subito apprezzati. Da qui lo slancio per la linea degli amari e dei liquori da dopo cena, dove ogni bottiglia ha la sua storia e ogni bottiglia è prodotta con una mia ricetta originale. Ad esempio cercavo un'alternativa al classico Limoncello e ho creato il Limoniamo, elisir afrodisiaco, in cui ho inserito il limone, erbe afrodisiache, il lampone, il passion fruit. Stesso discorso per il Mirto Tropicale, rivisitato e arricchito con le spezie provenienti da tutto il mondo".

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"Mi piace usare il colore anche per le etichette, giocare con i nomi. Su queste suggestioni - ci spiega Simone - da poco più di un mese è nata anche Religin, la linea dei gin, nata dall'idea di Davide, un mio amico da una vita, che passando da me mi ha detto scherzando: 'Perché non facciano il San Ginnaro?'. Poi è passata anche sua moglie e mi dice: 'Potremmo fare anche il Sant'Ambrogin!'. E così alla fine, giocando sui nomi, è nata la linea Religin, dove non poteva mancare anche il Gin della Madonna".

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All'Opificio Cattaneo si fa tutto naturalmente a mano, dagli infusi all'imbottigliamento fino all'etichettatura, si gioca coi nomi ma non si scherza. Fin troppo facile dire che sono giniali! Piano piano, porta dopo porta, le bottiglie di Simone stanno arrivando in molti bar ed enoteche, a Como li trovate ad esempio al Vintage, a Cantù da Vini e Più. E non c'è dubbio che Sant'Ambrogin e il Taac, l'amaro milanese, conquisteranno presto anche la metropoli.  

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