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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Mestieri che scompaiono: Francesco, l'orologiaio ozioso del centro storico di Como

Il fascino degli orologi meccanici, come ripararli e come riconoscere un falso

In quest'era digitale, in cui il cellulare avrebbe potuto impossessarsi anche della necessità di avere l'ora al polso, il vecchio orologio non è affatto andato in pensione. Un po' per moda, un po' perché rappresenta ancora oggi un oggetto di valore e da collezione, alla fine, soprattutto tra gli uomini, possedere un bell'orologio è un fenomeno ancora molto popolare. Per dire quanto un orologio possa ancora smuovere tutti basterebbe pensare al delirio di qualche mese fa il lo Swatch Omega.

Un po' meno facile, invece, è trovare qualcuno ancora in grado di riparare, ad esempio, un cronografo meccanico, ovvero uno dei modelli di orologio mai tramontato. Per fortuna in centro storico a Como, nella sempre caratteristica via Vitani, fulcro dell'antico quartiere della Cortesella, troviamo Francesco Roncoroni, autentico maestro di un'arte secolare. Per quanto la sua preziosa bottega possa sembrare antichissima, ha aperto da soli 5 anni. Tuttavia, il suo non è certo un mestiere che si può improvvisare da un giorno all'altro: "Quando nel 2017 abbiamo chiuso la gioielleria di famiglia in via Diaz, dove già facevo riparazioni di orologi per il nostro negozio - avendo frequentato per due anni il Capac, una scuola regionale di orologeria nei primi anni '90 - ho deciso di avviare questa attività che rientra nell'ambito della meccanica di precisione.

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Le cose sono andate subito bene e il lavoro non manca, ma come suggerisce il nome stesso della bottega, La ruota oziosa orologiaio, non è questo il luogo dove avere fretta, soprattutto quando si porta a riparare un orologio fermo da molto tempo: "Ogni riparazione - racconta Francesco - ha una storia a sé, spesso ci possono volere anche giorni per rimettere perfettamente in funzione un orologio da polso o da tasca. Dipende molto dal modello e dal suo stato. Certamente i cronografi, per via della loro meccanica, sono tra i modelli più complessi. Bisogna avere pazienza e sapere aspettare. Tra i miei clienti ci sono molti collezionisti ma anche giovani che magari hanno avuto in dono dal nonno o dal padre un vecchio orologio che ora vogliono mettere al polso". 

Naturalmente Francesco ripara solo orologi originali, ma come si riconosce una patacca da un modello originale? "A volte basta uno sguardo: come si muovono le lancette, il peso, i dettagli. Altre volte può essere invece molto difficile anche per me: esistono diversi livelli di contraffazione e allora occorre un'indagine più approfondita prima di fare una corretta valutazione". Da Francesco arrivano comunque orologi che valgono decine di migliaia di euro e altri che hanno solo un valore affettivo, tutti hanno solo una caratteristica in comune: hanno smesso di fare tic toc. Ma alla fine, prima di uscire dalla Ruota Oziosa, qui dove paradossalmente il tempo sembra essersi fermato, tutti hanno ripreso a correre 24 ore al giorno.  

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