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Lago di Como, la vista mozzafiato dal Montepiatto

Una gita che regala orizzonti incredibili sul Lario

Montepiatto località montana del Comune di Torno, si trova a un’altitudine di circa 600 metri di altezza. La si raggiunge a partire da Largo degli Alpini, da dove iniziano due sentieri più o meno della stessa lunghezza (tre chilometri circa): uno, sulla sinistra, è percorribile con mezzi fuoristrada per chi è munito di permesso (rilasciato dal Comune di Torno per chi possiede un’abitazione propria o in affitto o un terreno a Montepiatto); il secondo, sulla destra, si arrampica verso la montagna con lunghe scalinate ed è percorribile soltanto a piedi.

A metà di questa mulattiera si incontra la “Roccia di san Carlo Borromeo”, un masso erratico che secondo la leggenda il santo utilizzò per spiccare il volo insieme alle monache dell’antico convento di Montepiatto, salvato dalla peste nel 1598, e giungere così nel più breve tempo possibile al Sacro Monte di Varese, dove sorgeva la casa madre delle suore. Giunti in prossimità dell’abitato si incontra sulla destra una parete rocciosa nella quale è presente una fenditura che ricorda la forma di una mano: anche in questo caso la leggenda racconta di come san Carlo abbia appoggiato la sua mano sulla roccia per far sgorgare limpida acqua e abbeverarsi prima della partenza.

A Montepiatto vale la pena di raggiungere la chiesa, dedicata a Santa Elisabetta (foto in copertina di Valerio Carletto), che sorge in posizione panoramica sul lago. Già nel 1500 la chiesetta era affiancata da un convento di suore di clausura, le quali ascoltavano la messa nascoste nel coro posto dietro l’altare. Sotto ilpavimentodel coro erano ricavate le celle sepolcralidelle suore defunte. Le monache improvvisamente sparirono e tale mistero dette adito a fantasie popolari: si sussurrava che chi si fosse trovato di notte a passare nelle vicinanze del sagrato poteva incappare nella strana visione di alcune fiammelle che colte da uno sguardo umano sparivano nel buio: si trattava per la credenza delle “anime delle povere suore”. Il convento celava anche un passaggio segreto,mai trovato, che lo collegavaalla parte superiore del paese.

La Pietra Pendula (foto di @selenevergani da Instagram)-2

Nelle vicinanze si trova la Pietra Pendula, un masso erratico di granito appoggiato sopra una roccia di tipo calcareo; l’aspetto è quello di un enorme fungo. Da Montepiatto partono numerosi sentieri che esplorano le montagne circostanti. Proseguendo verso nord si può raggiungere Piazzaga e Molina di Faggeto Lario. Incamminandosi verso sud si raggiungono i monti di Blevio e più oltre Brunate. Proseguendo invece la salita in costa alla montagna si arriva al monte Croce d'Ardona (dove si trovano le rovine dell'omonimo castello), e da lì ci si può inoltrare per tutti i percorsi del Triangolo Lariano.

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