Maurizio Moro porta la bellezza del lago di Como nel mondo: "La fotografia è il mio stile di vita"
Si è classificato con ben tre scatti (su oltre 100mila) al 3° 5° e 6° posto del concorso concorso Nazionale Wiki Loves Monuments e ha avuto anche una menzione speciale dalla FIAP
Maurizio Moro è un comasco Doc. L'amore per il suo territorio lo trasmette attraverso le sue fotografie, immagini ben note a tutti i comaschi e non solo perchè il suo nome come fotografo si sta facendo largo in tutta Italia e anche oltreconfine.
Da La Repubblica a Sky.it, in tanti si sono occupati di lui e della sua arte. Perchè diciamocelo di arte si tratta, unita ovviamente a tecnica e studio. Ma se le seconde si possono imparare con corsi e specializzazioni, l'occhio allenato al bello, il senso estetico che appartiene a questo fotografo sono qualcosa di innato. Ma facciamo qualche passo indietro e, tra una parola e l'altra, non macheranno i suoi scatti unici e meravigliosi (sotto La Tenuta Annunziata).
Moro, nato a Como ora residente a Cerano d'Intelvi, trascorre la sua vita nella natura e facendo sport. La passione per i panorami deriva dalle lunghe giornate in mezzo alle montagne, come maestro di sci (dove ha lavorato a Livigno, conoscendo proprio in quel contesto sua moglie). Ma anche le sue esperienze di parapendio e Mountain Bike hanno abituato i suoi occhi, già educati da genitori attenti e sensibili, al bello e a saperlo riconoscere.
La fotografia è entrata nella sua vita quando è andato in pensione e non avrebbe mai pensato che da semplice passione si sarebbe trasformata in una professione: ma così è sempre andata la vita di Maurizio. Ora lavora come fotografo ufficiale per il Consorzio Como Turistica e giusto ieri, 19 dicembre 2021 con tre sue fotografie si è classificato 3°, 5° e 6° al concorso nazionale Wiki Loves Monuments 2021. La premiazione è avvenuta a Bari, ma noi l'abbiamo seguita via streaming. Considerate che la giuria finale (dopo una scrematura di oltre 100mila scatti ricevuti) ha valutato le foto senza sapere il nome dell''autore: Moro occupa ben tre posizioni su 10. Ha ricevuto anche una menzione dalla FIAP (Federazione Italiana Arte Fotografica).
(Monumento ai caduti, 5° classificata)
Lecco a specchio (6° classificata)
San Zeno in controluce (3° classificata)
Maurizio vive insieme alla moglie nella sua baita a Cerano d'Intelvi dove ha ricevuto anche la cittadinanza onoraria: le sue impronte sono impresse sul muro del paese, accanto a quelle di altrettanto meritevoli cittadini.
Da Cerano, da quella prospettiva, ci spiega, non manca niente: « È come un balcone panoramico: vedo il lago di Como, Varenna, Bellagio, l' Isola Comacina....»
«Faccio lunghe passeggiate, specialmente di notte: faccio scouting. Ma se qualcosa mi sfugge mentre cammino, spesso mi sveglio di soprassalto con in mente i dettaggi o quella particolare angolatura.».
(Tramonti sul lago, Tremezzina)
Una sorta di ispirazione legata alla tecnica ma, come ci spiega lui stesso, la fotografia è diventata uno stile di vita:
«Per me la fotografia è un vero e proprio stile di vita ed è anche una cura. Uno spazio nel quale mi sento lontano da ogni pensiero e preoccupazione. Con la fotografia ho trovato la scintilla, quel qualcosa di speciale a cui ero destinato.
Quando esco alla sera mi lascio avvolgere dal suo fatato e ovattato mantello di silenzio e magia, dal chiarore delle stelle, della luna e dalle luci artificiali che permettono alla mia immaginazione di spaziare senza alcun freno.
Di notte mi sento filosofo, poeta, artista e cerco di tradurre queste emozioni nei miei scatti.
È di notte che i miei sensi si acuiscono, le città e i paesi si tingono di colori meravigliosi ed è subito incanto».
(CA del Moro, Cerano d'Intelvi)
Potremmo continuare ad elencare premi e successi di questo artista incredibilmente poliedrico e solitario, ma siamo certi che apprezzerete di più ammirare le sue fotografie, non c'è bisogno di elenchi quando le cose sono belle. Meglio guardare le sue immagini, da prospettive sempre nuove e curiose, con le luci di ogni ora del giorno e della notte. Immagini che traspaiono quello che poi rende davvero uniche le cose, quella scintilla che da senso a tutto e che trafigge ogni cuore. (Duomo, Como)