rotate-mobile
social

Lago di Como, Villa del Grumello: la lunga storia dell'altro gioiello della città

Tutto ciò che non sapevate su uno dei luoghi più incantevoli di Como

Non c'è dubbio che Villa del Grumello, insieme a Villa Olmo, sia uno dei gioielli della città che si affacciano sul lago di Como. Per la sua posizione, ma anche per le molte attività culturali che ospita, la storica dimora e il suo parco sono il cuore del Chilometro della Conoscenza. Ma vediamo di riscostruire la sua lunga storia. 

Nei documenti del XV secolo la proprietà è citata col nome di Castellazzo ed è costituita da un rustico su due piani, contornato da una vigna, da un prato e da un ricco frutteto con noci, castani ed altre piante; viene denominata in seguito Grumello. Ricostruita nella seconda metà del ‘500 dal banchiere milanese Tommaso d’Adda, diviene una delle prime residenze suburbane del patriziato comasco sulle rive del Lario, amata per la vista incantevole e per la posizione privilegiata: immersa nel verde e nel contempo prossima al nucleo urbano.

Di proprietà tra gli altri della famiglia Odescalchi, poi dei Giovio e dalla seconda metà dell’800 della famiglia Celesia, la Villa nei secoli viene sottoposta a vari interventi di restauro e ad ampliamenti: nel ’600 per mano dell’architetto e artista cernobbiese Tibaldo Pellegrini, a fine ’700 con la sistemazione della facciata compiuta dall’architetto Simone Cantoni, a cui si deve anche la realizzazione delle due ali laterali della Villa. In quegli stessi anni vengono verosimilmente realizzate nella tenuta la portineria e le scuderie.

grumello 2022-2-2

Nel 1870 il restauro della Villa avviene per opera dell’architetto Nessi: una ristrutturazione che, tra i vari interventi, innalza il corpo centrale di un piano. Nello stesso periodo trova collocazione nella parte sud ovest del parco una serra con affaccio su di un laghetto sorgivo. La contessa Celesia, infine, fece erigere nel parco una piccola cappella commemorativa dedicata al figlio.

Tra gli illustri personaggi ospiti della Villa del Grumello, vanno ricordati Vincenzo Monti, Alessandro Volta e soprattutto Ugo Foscolo, le cui frequenti visite alla famiglia Giovio sono testimoniate da un busto collocato nel giardino.

Nel 1954 la Contessa Giulia Celesia Cays di Caselette dona la Villa – con il suo parco e le strutture annesse – all’Ospedale Sant’Anna di Como, lasciando le opere d’arte e gli arredi in essa custoditi al Museo Civico di Como. La Villa diviene casa di riposo, poi, dal 1970 e fino al 2000 ospita l’ufficio stile delle seterie Ratti.

Nel 2006, dopo alcuni anni di abbandono, su impulso della Camera di Commercio di Como si costituisce l’Associazione Villa del Grumello, che avvia il restauro della Villa al fine di darle una nuova collocazione nella vita culturale della città, come sede di iniziative culturali, imprenditoriali, scientifiche e di formazione. Negli anni successivi, nell’ambito di un più ampio progetto di valorizzazione dell’area, l’Associazione ha dato il via al recupero delle altre strutture del compendio e alla riqualificazione del parco.

Il Chilometro della Conoscenza

chilometro-2

Il Chilometro della Conoscenza (km_c) è un progetto di rigenerazione urbana e culturale che nasce dalla città di Como e si apre al mondo; è vetrina delle eccellenze del territorio e luogo di innovazione e di richiamo di talenti internazionali; è spazio di contaminazioni artistiche, di scambio scientifico, di crescita culturale. È assieme infrastruttura logistica e luogo di produzione creativa, di sperimentazione e di confronto. È palcoscenico per lo spettacolo del bello, laboratorio di idee e “palestra” per l’intelletto.

Obiettivi

Il progetto identifica Como in ambito internazionale come città della cultura, della conoscenza e della valorizzazione del bello e rappresenta un’idea di kunsthalle diffusa, che a Como prende corpo in un contesto di eccellenza architettonica, naturalistica e paesaggistica, supportato da strutture funzionali e tecnologicamente all’avanguardia. Il Chilometro della conoscenza si pone come rinnovato punto di riferimento per la vita culturale e sociale cittadina e come luogo di grande attrattiva per un pubblico internazionale: un luogo riconoscibile, caratterizzato dalla bellezza degli ambienti e dalla qualità delle proposte.

Valorizzazione del verde

Il progetto del km_c è un’operazione culturale nata innanzitutto per valorizzare un’area verde di grande pregio, con bellezze paesaggistiche e artistico-monumentali, inserita senza soluzione di continuità nel contesto urbano della città di Como. Si concretizza nel rispetto dell’ambiente e consente una fruizione dolce dei luoghi, attraverso un approccio lento ed estetico, in cui natura e paesaggio filtrano il cammino verso ogni attività.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lago di Como, Villa del Grumello: la lunga storia dell'altro gioiello della città

QuiComo è in caricamento