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Musso, dove il lago di Como sogna la Riviera ligure

La porta segreta e il paradiso dei cactus nel Giardino del Merlo

Il Giardino del Merlo, ritratto sopra in un frame del filmato realizzato dal fotografo e videomekar Antonio Selva, è un meraviglioso parco botanico situato nel paese di Musso, nella zona dell’alto Lago di Como. Il parco è costruito ai piedi di un castello, oggi in rovina, legato al nome di Gian Giacomo Medici di Marignano, detto “il Meneghino” che lo conquistò nel 1522 e che per una decina d’anni ne fece il suo quartier generale, quando dominava incontrastato il lago. Dal giardino si gode una vista mozzafiato sul Lago di Como e le sue montagne.

Sulle ripide rocce sottostanti Sant'Eufemia, il nobile Giuseppe Manzi ricavò dal 1858 al 1883 un sorprendente giardino ricco di piante esotiche (si parlava di più di 120 specie), fra aerei ponticelli ed arditi passaggi, grotte, gallerie e giochi d'acqua, che chiamò il "Giardino del Merlo" e per decenni costituì un forte richiamo per i turisti italiani e stranieri.

stelia baldi catus merlo-2

Il Giardino di Merlo (foto sopra di Stelia Baldi) fu edificato ispirandosi ai giardini della riviera ligure, sviluppati su terreni scoscesi. Sfruttando la conformazione del terreno, con un versante esposto a sud e uno a nord, Manzi creò un luogo visionario in cui dominano i contrasti, dalla natura lussureggiante e mediterranea alle varietà tipiche dell’ambiente alpino, in un succedersi di passerelle, ponticelli, grotte, piccole gole e cascate. Da visitare anche la bella chiesetta di Sant’Eufemia. Gravemente danneggiato dal tempo, il giardino è stato restaurato ed è aperto al pubblico.

giardino del merlo fot claudio dugoni-3

Un luogo davvero magico tra grotte scavate nella roccia, sentieri con splendidi scorci a picco sul lago di Como, scalinate e terrazze panoramiche circondate da un ambiente selvaggio e al contempo molto suggestivo. Ma soprattutto, mimetizzato tra le pietre e la vegetazione, si nasconde un passaggio segreto (foto sopra di Claudio Dugoni) che porta alla vecchia casa del guardiano. Ed è qui che si possono trovare rigogliosi cactus tipici di ben altre vegetazioni marittime. L’accesso è libero.

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