Elena, commessa, si laurea a 50 anni ma cambiare lavoro non le conviene: "Guadagno di più così"
Riflessioni su un Paese dal futuro incerto
Il primo insegnamento che vuole dare Elena, commessa di 50 anni residente a Tavernerio, è che i sogni si possono realizzare a tutte le età, se si crede in se stessi. Nonostante lavori otto al giorno in un negozio ha trovato le energie e lo stimolo per iscriversi all'università e laurearsi. "Mi sarebbe piaciuto fare l'educatrice ma la vita, si sa, non va sempre come vorremmo - racconta Elena Cavera - ma il desiderio di studiare Scienze della formazione mi è sempre rimasto e un bel giorno di tre anni fa mi sono iscritta all'università, ed ora mi sono laureata".
"Quando scopri che una laurea conseguita con tanta fatica e passione - commenta Elena - non ti garantisce la possibilità di ottenere un lavoro ben retribuito, capisci che c'è qualcosa che non va. Ho scoperto, per esempio, che un'educatrice guadagna meno di una commessa. E allora, mi chiedo io, che messaggio e che insegnamento è questo per i giovani? Un lavoro come l'educatrice è quasi una missione, è un ruolo che ha una grandissima importanza sociale perché concorre allo sviluppo e alla formazione di una persona, ma non viene valorizzato. Io ho studiato psicologia per una mio interesse personale e non mi ero informata sulle possibilità di lavoro, perché un lavoro ce l'ho e mi piace. Ma dopo la laurea mi è capitato di parlare con educatori ed educatrici e sono rimasta malissimo. Guadagno di più io da commessa. Che tipo di direzione vogliamo dare ai nostri ragazzi e al nostro Paese? Come possiamo guardare al futuro con positività se insegnanti ed educatori che hanno un ruolo fondamentale nella nostra società non vengono debitamente riconosciuti e valorizzati?".