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Le stelle cadenti di San Lorenzo sul cielo di Como: giorni e orari migliori per vederle

Le lacrime di San Lorenzo sarebbero, in realtà, delle meteore, le Perseidi

La notte di San Lorenzo indicata sui calendari 10 agosto, è sempre attesa, da tutti, per le sue stelle cadenti che amiamo ammirare mentre esprimiamo i nostri desideri. Quest'anno più che mai i desideri da esprimere sembrano davvero tanti! 

Le lacrime di San Lorenzo sarebbero, in realtà, delle meteore, le Perseidi. Per convenzione, come spiegavamo, il giorno dedicato a questo spettacolo naturale è il 10 agosto ma siamo davvero sicuri che sia il momento  migliore per osservare la cascata di stelle? In realtà il momento in cui il fenomeno sarà più denso in questo 2022 è la notte venerdì 12 e sabato 13 e come indicato dagli esperti dall'Unione Astrofili Italiani (UAI), il culmine si verificherà alle 03:36 del 12. La Luna Piena, con il suo luminoso riflesso, potrebbe rendere meno visibili le Perseidi ma lo spettacolo congiunto delle due meraviglie in cielo varrà comunque la pena di aspettare l'orario dove tutto sarà piu' intenso.

Fotografi e amanti delle stelle sanno già che per vedere meglio questi fenomeni bisogna cercare posti poco illuminati e sperare che non ci siano troppe nuvole a offuscare il cielo.

Che cosa sono le stelle cadenti e perché esprimiamo desideri

La prima cosa da sapere è che le stelle cadenti non sono stelle cadenti: le stelle infatti non cadono, e quelle che vediamo attraversare il cielo non sono stelle, bensì frammenti di una cometa, quella di Swift Tutle. Questa cometa, come era stato già notato dagli antichi Romani, passa ogni anno in questo periodo dal punto della sua orbita più vicino al Sole, rilasciando uno sciame di meteoriti che gli astronomi chiamano Perseidi (perché sembrano provenire dalla costellazione di Perseo): sono questi frammenti incandescenti che sembrano cadere sulla Terra le stelle cadenti a cui affidiamo i nostri desideri.

Un'usanza, quest'ultima, anch'essa molto antica: basti pensare che la parola desiderio deriva dal latino desiderium, che significa proprio "mancanza di stelle". Secoli fa gli astri nel cielo erano una guida preziosa per viandanti e navigatori, e ad essi ci si affidava per ritrovare la via di casa o la meta desiderata.

Perché si chiama Notte di San Lorenzo

Passando dall'astronomia alla Storia del Cristianesimo, scopriamo che San Lorenzo fu un martire messo al rogo nel 258 dai soldati Romani su ordine dell'imperatore Valeriano: secondo la tradizione, quindi, le stelle sarebbero le lacrime incendiate del santo, o i tizzoni della graticola sulla quale sarebbe stato ucciso.

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